Sulmona: il carcere di massima sicurezza con la maggiore presenza di mafiosi al mondo

Sulmona: il carcere di massima sicurezza con la maggiore presenza di mafiosi al mondo

Il carcere di massima sicurezza di Sulmona si prepara ad accogliere 650 detenuti mafiosi, sollevando preoccupazioni per la sicurezza e richiedendo interventi coordinati delle istituzioni locali e nazionali.
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Sulmona: il carcere di massima sicurezza con la maggiore presenza di mafiosi al mondo - Gaeta.it

Il carcere di massima sicurezza di Sulmona si prepara a diventare un punto nevralgico nella gestione dei detenuti appartenenti a diverse cosche mafiose. Con l’apertura di un nuovo padiglione, la struttura avrà una capacità ricettiva di 650 detenuti, il che la porrà ai vertici europei per concentrazione di elementi legati alla criminalità organizzata. Questa evoluzione suscita preoccupazioni e richieste di interventi coordinati da parte delle istituzioni.

La nuova capienza del carcere

Mauro Nardella, Vice Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria , ha dichiarato che la nuova struttura accoglierà esclusivamente membri di diverse organizzazioni mafiose, tra cui Cosa Nostra, la Camorra, l’‘Ndrangheta, la Stidda e altre. Questo cambiamento non solo innalza il profilo del carcere di Sulmona a livello europeo, ma impone anche una riflessione sui provvedimenti di sicurezza necessari e sulle risorse da mettere a disposizione per garantire un’adeguata gestione della situazione.

Questo potrebbe significare che la struttura non sarà solo un luogo di detenzione, ma avrà un ruolo centrale nelle operazioni contro la criminalità organizzata sul territorio, fungendo potenzialmente da modello per altre istituzioni penitenziarie. La sfida è dunque duplice: garantire la sicurezza interna e prevenire tentativi di coordinamento delle attività criminali dall’interno del carcere stesso.

Il coinvolgimento delle istituzioni locali

Ieri, l’assessorato regionale alla Sanità, attraverso l’assessora Nicoletta Veri, ha manifestato il proprio impegno a garantire supporto nelle operazioni di potenziamento dei servizi legati alla salute dei detenuti. Questo aspetto è cruciale, poiché la gestione della salute all’interno di istituzioni penitenziarie è spesso una questione delicata, che può influire sulla sicurezza generale dell’ambiente.

Inoltre, alcuni esponenti politici hanno avviato interrogazioni parlamentari destinate al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per definire chiaramente quali siano le risorse necessarie per il rafforzamento delle competenze operative del Ministero. Questo include anche la logistica delle forze di polizia penitenziaria e il miglioramento delle condizioni di lavoro nel comparto delle Funzioni Centrali.

Nonostante l’impegno regionale, Nardella ha sottolineato l’importanza che la politica locale rivesta nel pianificare e gestire un’emergenza così significativa. In passato, infatti, un’assenza di attenzione verso il carcere di Sulmona ha rappresentato una mancanza strategica nel contesto della sicurezza pubblica.

L’importanza delle politiche locali

Nardella ha espresso chiara preoccupazione per la necessità di una gestione attenta ed efficace del carcere, invitando i futuri candidati a considerare la questione come una priorità nei loro programmi. L’adeguata gestione di una struttura così influente non può essere relegata a margini di discussione, né considerata superficiale.

Memore delle esperienze passate, la politica deve ora attuare misure concrete per evitare di affrontare problematiche eccessive legate alla sicurezza. Nardella ha avanzato l’idea che il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, guidato dal Prefetto della zona, debba prevedere penalizzazioni per eventuali carenze. La crescente notorietà del carcere di Sulmona impone l’adozione di strategie ben pianificate per mantenere l’ordine e prevenire il sorgere di eventi critici.

La responsabilità di garantire la stabilità dell’ambiente penitenziario ricade su chi gestirà i servizi pubblici nella zona, pertanto una sinergia tra istituzioni e amministrazioni locali è fondamentale per affrontare efficacemente le sfide future.

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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