Il 10 aprile 2025, i membri della ‘Coalizione dei volenterosi’ si riuniscono presso la sede della Nato a Bruxelles. Questo incontro segue la proposta di rafforzamento della sicurezza in Ucraina, un paese in conflitto con la Russia da tre anni. L’obiettivo principale del summit è quello di stabilire una ‘forza di rassicurazione’, in risposta alle continue tensioni nella regione. Il vertice anticipa il meeting del gruppo di contatto per la difesa ucraina, noto come formato Ramstein, che coordina l’assistenza militare internazionale a supporto del paese.
Temi centrali del summit
Questa riunione rappresenta il primo vertice ufficiale dei rappresentanti delle oltre trenta nazioni partecipanti alla Coalizione. Annunciata il 2 marzo da Keir Starmer, premier britannico, la Coalizione ha visto l’impegno esplicito di Starmer e del presidente francese Emmanuel Macron, entrambi pronti a inviare truppe per difendere le aree strategiche ucraine. Altri paesi, come Svezia, Danimarca e Australia, hanno manifestato interesse a contribuire, mentre Italia, Grecia e Polonia hanno mostrato una postura contraria.
Le domande rimangono aperte. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto chiarimenti riguardo la partecipazione militare degli Stati membri, la distribuzione delle truppe, le misure da adottare in caso di attacco e le tempistiche di implementazione. Si attende che la riunione di Bruxelles offra risposte importanti a queste questioni cruciali, in particolare sulla possibilità di invio di forze durante un possibile cessate il fuoco, o solo a guerra conclusa.
In precedenza, il primo vertice a Parigi ha indicato il percorso da seguire, mentre un incontro virtuale si è tenuto per valutare l’idea di una forza di sicurezza internazionale qualora le ostilità avessero termine. Recenti discussioni tra i leader militari hanno esaminato le strategie per monitorare un eventuale cessate il fuoco. La riunione politica del 27 marzo ha ulteriormente approfondito il sostegno da offrire all’esercito ucraino, definendo la presenza internazionale in termini di ‘forza di rassicurazione’, un approccio che punta a bilanciare l’intervento esterno con la stabilità locale.
I colloqui tra Zelensky e i leader difensivi
In vista del summit odierno, Zelensky e il ministro della Difesa Rustem Umerov hanno incontrato i Capi di Stato Maggiore di Francia e Regno Unito, il generale Thierry Burkhard e l’ammiraglio Sir Tony Radakin a Kiev, il 5 aprile. Durante la conferenza stampa post-incontro, Zelensky ha condiviso che il formato della missione potrebbe essere definito entro un mese, includendo un’analisi della presenza di forze a terra, aeree e navali per tutelare il territorio ucraino.
Questo approccio mira a preparare un’iniziativa di difesa che tenga conto della complessità della situazione bellica e delle possibili evoluzioni. Le discussioni danno quindi una chiara indicazione della necessità di un impegno militare globale, che prenda in considerazione la strategia e la tempistica per una potenziale reazione alle aggressioni.
Composizione e obiettivi della coalizione
La nascita della Coalizione è stata incentivata dal riavvio unilaterale dei negoziati tra gli Stati Uniti, all’epoca guidati da Donald Trump, e la Russia di Vladimir Putin. L’idea principale è di rafforzare l’Ucraina in modo da migliorarne la posizione nei colloqui di pace futuri. Questo avviene in un contesto di graduale riduzione della presenza militare statunitense in Europa, con Washington che non fa parte della Coalizione.
Attualmente, la Coalizione comprende 33 nazioni. A eccezione di Austria, Malta, Ungheria e Slovacchia, quasi tutti i membri dell’Unione Europea partecipano, insieme al Regno Unito, Norvegia, Islanda, Canada, Australia e Turchia. Il vertice ha visto la partecipazione di figure chiave come Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, e Mark Rutte, segretario generale della Nato. Gli obiettivi si estendono oltre la sicurezza militare, mirando a potenziare l’industria della difesa europea, come delineato nel piano ‘Readiness 2030’ da 800 miliardi di euro, presentato dalla Commissione di Bruxelles.