Dal 2 al 4 settembre, la città di Pisa ha accolto un evento di fondamentale importanza: il “Terra Tuscany: a Climate Action Summit for Global Sustainability Leaders“. Questa manifestazione, che ha riunito importanti figure del settore pubblico e privato, ha offerto un’importante piattaforma per discutere le sfide legate ai cambiamenti climatici e la necessità di adottare pratiche sostenibili. Tra i partecipanti illustri spiccava Emilce Cuda, segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, insieme a esperti di fama internazionale come Andrea Gori, Roberta Boscolo e Marvin Rottenberg.
Un incontro cruciale per il futuro del pianeta
L’evento “Terra Tuscany” si è focalizzato su tematiche centrali quali la sostenibilità, l’ecologia integrale e il dialogo costruttivo con la dottrina sociale della Chiesa. Alla manifestazione hanno preso parte relatori di alto profilo che hanno portato la loro esperienza e la loro visione sulla lotta contro il cambiamento climatico. Andrea Gori, fondatore di Illuminem, ha evidenziato l’importanza della formazione in materia di sostenibilità, sottolineando come questo impegno sia una “missione” cruciale per il futuro dell’umanità. Secondo Gori, Papa Francesco è visto come una guida morale in questo campo, promovendo un’ecologia che non è più un tema per esperti tecnici, ma un valore profondamente umano e collettivo.
Ruoli e responsabilità delle istituzioni
Nel contesto di un clima globale sempre più incerto, Roberta Boscolo, responsabile scientifico per il clima e l’energia dell’Organizzazione mondiale della meteorologia, ha rimarcato l’importanza della scienza climatica. Boscolo ha ribadito che l’OMM è impegnata a fornire dati e previsioni affidabili per orientare le decisioni politiche e aiutare i governi nella loro risposta ai cambiamenti climatici. La collaborazione tra nazioni è vista come imprescindibile, in quanto permette di affrontare le sfide ambientali attraverso l’innovazione e la ricerca.
Boscolo ha anche sottolineato il ruolo significativo della Santa Sede, che si è fatta portavoce di una forte azione per il clima, richiamando le parole di Papa Francesco dell’Enciclica “Laudato si’“. A parere della Boscolo, grazie a tali iniziative, la Chiesa cattolica ha contribuito a evidenziare l’importanza di una giustizia sociale affiancata da una tutela ambientale, esortando tutti a proteggere “la nostra casa comune”.
Il futuro del dialogo intercontinentale
Emilce Cuda ha toccato un tema fondamentale riguardante la conversione personale e collettiva necessaria per costruire un futuro sostenibile. Ha richiamato l’attenzione su come, per Papa Francesco, senza un cambiamento radicale nello stile di vita, non ci sarà possibilità di cambiamento strutturale. La Cuda ha anche menzionato l’importanza della prossima COP 16 di Cali, in Colombia, dove si offrirà un’altra opportunità ai leader globali di unirsi alla “Building Bridges Initiative“, un progetto volto a collegare gli sforzi sostenibili tra continenti.
L’importanza delle relazioni nell’azione per il clima
Marvin Rottenberg, attuale direttore di Terras ed ex dirigente di Google, ha sottolineato come la creazione di “Terra Tuscany” derivi dalla necessità di costruire relazioni autentiche tra i leader mondiali. Secondo Rottenberg, per affrontare efficacemente la sfida delle emissioni globali di carbonio, è fondamentale coinvolgere direttamente i decisori politici e promuovere connessioni durature. Queste relazioni potrebbero rivelarsi cruciali per stimolare azioni proattive e sostenibili nel tempo, contribuendo a un cambiamento reale e duraturo nella lotta contro il cambiamento climatico.
Questi tre giorni di confronto hanno sottolineato quanto sia vitale unire le forze e affrontare insieme le sfide del nostro tempo. Il summit ha rappresentato un momento di riflessione e azione necessaria per garantire un futuro migliore per le generazioni a venire, ribadendo l’importanza di un impegno collettivo nella lotta per la sostenibilità.