L’Emilia-Romagna si muove verso un nuovo modello di collaborazione tra università, centri di ricerca e aziende grazie alla nascita di FoodER – Food University of Emilia-Romagna. Surgital, azienda specializzata nel comparto della pasta fresca surgelata con sede a Lavezzola, rafforza il suo impegno entrando nel consiglio direttivo di questa iniziativa che punta a un’offerta formativa internazionale, inter-ateneo e in lingua inglese. Il progetto ha come obiettivo attrarre talenti da tutto il mondo e sviluppare sinergie tra mondo accademico e industria, con un focus particolare sulla tradizione gastronomica italiana.
La nascita di fooder e il ruolo di surgital nel progetto
Il 15 aprile 2025, all’Università di Parma, è stato ufficialmente siglato il patto tra i 18 soci fondatori di FoodER, alla presenza di figure istituzionali come il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e il rettore Paolo Martelli. Surgital figura tra i promotori più attivi, portando al tavolo la sua esperienza nella pasta fresca surgelata e un modello definito di “intelligenza artigianale”. Questo approccio si basa sul bilanciamento tra il rispetto delle tradizioni italiane, l’uso di tecnologie avanzate, la sostenibilità e l’autenticità dei prodotti.
L’azienda ravennate ha deciso di sostenere il progetto per investire concretamente nella formazione delle nuove generazioni, con l’intento di esportare la qualità della gastronomia regionale su mercati internazionali. Surgital non parte da zero in questo tipo di collaborazioni. Da anni coopera con università e istituti formativi per sviluppare competenze tecniche e professionali. Il coinvolgimento diretto nel consiglio direttivo di FoodER permette di consolidare questa posizione e contribuire a modellare un’offerta educativa che risponda alle esigenze reali dell’industria alimentare.
La collaborazione tra pubblico e privato nel settore agroalimentare emiliano-romagnolo
FoodER nasce da una sinergia tra enti pubblici e privati, con un investimento complessivo stimato in 4,5 milioni di euro destinati al quadriennio 2022-2026. Tre milioni arrivano da fondi pubblici, mentre 1,5 milioni provengono dagli atenei coinvolti. Il centro operativo si trova all’Università di Parma, riconosciuta a livello nazionale per la specializzazione nelle scienze alimentari.
L’iniziativa si regge su tre pilastri chiave: sostenibilità dei sistemi alimentari, sicurezza igienico-sanitaria e aspetti etici legati alla produzione e consumo del cibo. L’obiettivo è supportare le imprese con competenze aggiornate, figure professionali specializzate e ricerca applicata per innovare i processi produttivi. Il progetto punta a affrontare temi cruciali per il futuro dell’agroalimentare, come la tracciabilità, l’impatto ambientale e la qualità nutrizionale.
Il coinvolgimento diretto di imprese come Surgital nell’ideazione e realizzazione delle attività garantisce il legame tra formazione e lavoro. La partecipazione degli atenei consente di sviluppare corsi capaci di rispondere a esigenze specifiche del comparto alimentare regionale, aprendo la strada a talenti che possono poi inserirsi con maggiore facilità nell’industria locale e internazionale.
Gli impegni di surgital nell’educazione e nella valorizzazione del territorio
Elena Bacchini, direttrice marketing di Surgital e membro del consiglio direttivo di FoodER, ha spiegato come l’azienda abbia da tempo un rapporto consolidato con il mondo accademico. Tra le collaborazioni più significative figura il supporto al nuovo corso di laurea professionalizzante in Meccatronica presso l’università di Bologna – sede di Lugo.
Surgital lavora con atenei importanti come Bologna, Ferrara, Verona e Bocconi a Milano, accanto a istituti secondari come le scuole alberghiere. Questo rapporto con la formazione tecnica e professionale testimonia un’attenzione verso la qualità e le competenze locali. Entrare a far parte di FoodER rappresenta per l’azienda un passo ulteriore per promuovere conoscenze, innovazione e standard elevati nel settore agroalimentare.
L’obiettivo è valorizzare il sistema produttivo emiliano-romagnolo a livello internazionale, offrendo nuovi strumenti formativi e opportunità per giovani e professionisti. Surgital si presenta così come un esempio di azienda che non solo produce ma investe direttamente nella crescita culturale e professionale del territorio, con uno sguardo verso mercati globali.
La formazione internazionale e l’attrazione di talenti per il futuro alimentare
FoodER prevede un’offerta formativa internazionale e inter-ateneo tutta in lingua inglese. Questo permette di aprire il mercato delle competenze a studenti e esperti da tutto il mondo, creando un ambiente multiculturale e stimolante. L’inclusione di diversi atenei amplia le possibilità e garantisce una formazione multidisciplinare, dalla biologia alimentare all’ingegneria del packaging, passando per la sicurezza e la sostenibilità.
L’approccio internazionale è fondamentale per rispondere alle nuove esigenze dell’industria agroalimentare globale, che richiede professionisti capaci di gestire processi complessi, norme rigide e mercati in continua evoluzione. Attrarre talenti stranieri significa anche costruire reti di contatti e conoscenze che possono favorire scambi tecnologici e commerciali, creando occasioni di sviluppo per le imprese locali.
La scelta di puntare sull’inglese come lingua ufficiale dei corsi è strategica e rappresenta un invito rivolto a studenti e ricercatori da ogni parte del mondo. La presenza di atenei di prestigio offre una struttura solida e un’offerta accademica di alto livello. FoodER punta a diventare un polo di riferimento per la formazione alimentare a livello europeo, favorendo un dialogo costante tra ricerca, impresa e politica per risolvere le sfide future del settore.