Suzuki è attualmente in un periodo di espansione, con un incremento delle vendite che interessa diverse aree del mondo. Il presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli, ha commentato recenti risultati positivi, ma ha anche sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione europea, che sembra risentire di un clima normativo poco stabile. Nel contesto di questo panorama, Nalli ha fornito dettagli sui traguardi raggiunti e sulle strategie future del marchio automobilistico giapponese.
La crescita globale e il mercato europeo
Secondo Massimo Nalli, il marchio Suzuki ha registrato una crescita complessiva di quasi il 4% a livello globale. Nei primi nove mesi dell’anno fiscale – che inizia ad aprile e termina a marzo – sono state vendute 2 milioni e 600mila unità , un risultato significativo che posiziona Suzuki tra i primi dieci costruttori di automobili al mondo. Tuttavia, Nalli ha evidenziato che l’Europa è l’unica regione che sta attraversando un periodo di incertezze legate ai cambiamenti normativi. Questa instabilità ha avuto effetti sulle politiche della casa automobilistica, che si rivolge ad altri mercati asiatici, come il Giappone e l’India, proliferando così opportunità di crescita in contesti più favorevoli.
L’andamento positivo in Italia è un altro aspetto degno di nota. Nalli ha sottolineato come, dal 2013 in poi, Suzuki abbia intrapreso un ciclo di rinnovamento della gamma che ha portato a un incremento della quota di mercato fino al 2,4%. Anche nei primi mesi del 2025, nonostante le sfide normative, le vendite stanno continuando a mostrare segni di prosperità , segno che c’è fiducia nel brand anche nelle difficoltà del momento.
Strategia del prodotto: il focus sull’ibrido e l’elettrico
Massimo Nalli ha chiarito che Suzuki non ha segreti in termini di strategia, ma segue regole ben definite: offrire ai clienti ciò di cui hanno bisogno per la loro mobilità . In questo contesto, il marchio ha intrapreso un percorso orientato verso i veicoli ibridi e ha annunciato l’imminente lancio di un modello elettrico denominato eVitara. Questa vettura rappresenta la tradizione del marchio, mantenendo il carattere di fuoristrada che contraddistingue Suzuki, ma ora in versione completamente elettrica. È evidente che l’azienda sta rispondendo non solo alle esigenze del mercato locale, ma anche alla necessità di rispettare le normative ambientali sempre più stringent.
Dal 2020, Suzuki è stato l’unico marchio ad offrire una gamma esclusivamente ibrida, sottolineando un impegno verso un futuro più sostenibile. L’ibrido rimarrà al centro della strategia di Suzuki, integrato con l’adozione di veicoli elettrici, in risposta alle mutevoli richieste della clientela e dell’ambiente.
Sostenibilità e ricerca di nuove soluzioni energetiche
Nella sua analisi delle strategie future, Nalli ha accennato a un approccio multipath della Suzuki Motor Corporation. L’ibrido sarà la pietra miliare per la mobilità futura, ma l’azienda non trascura l’elettrico, contribuendo attivamente a una transizione più verde. La pressione dal mercato europeo e l’urgenza globale per la sostenibilità sono fattori determinanti per questa direzione. Inoltre, Suzuki sta considerando alternative come biocarburanti e carburanti sintetici, con una particolare attenzione al biometano, un settore in cui l’azienda è attivamente coinvolta come produttore nel mercato indiano.
La tendenza verso una mobilità eco-sostenibile è innegabile, e Suzuki si sta preparando a far fronte a questa sfida. Le strategie delineate da Massimo Nalli suggeriscono che l’azienda è consapevole delle necessità di adattarsi, pur mantenendo le proprie radici e valori storici, continuando a produrre veicoli che rispondono alle esigenze di mobilità moderna e rispettosa dell’ambiente. La direzione verso cui si muove il marchio rappresenta un’opportunità notevole di confronto e innovazione all’interno di un settore in continua evoluzione.