Svelata la verità su maltrattamenti di animali nei laboratori dell'Università Magna Graecia

Svelata la verità su maltrattamenti di animali nei laboratori dell’Università Magna Graecia

Indagini rivelano gravi irregolarità nei laboratori dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, con maltrattamenti e uccisioni illecite di animali, portando a arresti e misure cautelari per docenti coinvolti.
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Svelata la verità su maltrattamenti di animali nei laboratori dell'Università Magna Graecia - Gaeta.it

Gravi irregolarità all’interno dei laboratori scientifici dell’Università Magna Graecia di Catanzaro hanno sollevato un velo inquietante su pratiche illecite che coinvolgono la sperimentazione animale. Secondo le indagini condotte dalla Procura della Repubblica e dai finanzieri del Gruppo di Catanzaro, si sarebbe formato un sistema collaudato di malversazioni che ha portato all’uccisione di animali, come topi e ratti, in modo inumano e senza le necessarie autorizzazioni legali. L’attenzione è ora rivolta alle responsabilità di docenti universitari e veterinari coinvolti, con conseguenze legali in corso.

Irregolarità nei laboratori e maltrattamenti animali

Le indagini hanno rivelato che i laboratori dell’Università Magna Graecia operavano in condizioni di estrema criticità igienica e ambientale. I topi e i ratti, soggetti di esperimenti scientifici, venivano uccisi senza anestesia, una pratica vietata che viola le norme etiche e legali in materia di sperimentazione animale. La decapitazione degli animali rappresenta un’ulteriore violazione delle direttive europee e nazionali, che impongono il rispetto del benessere degli animali utilizzati nei laboratori.

Questi maltrattamenti sarebbero dovuti essere individuati e segnalati dai veterinari incaricati dei controlli, ma secondo la Procura, invece di denunciare le irregolarità, gli ispettori hanno compreso un sistema illecito che permetteva di “pilotare” le ispezioni. La pratica sistematica di falsificare i risultati delle ispezioni ha consentito all’Università di mantenere i finanziamenti ministeriali, vitali per la continuazione dei progetti di ricerca, ammontanti a circa due milioni di euro.

Arresti e misure cautelari

Quest’oggi, gli sviluppi dell’inchiesta hanno portato a una serie di arresti domiciliari nei confronti di undici individui tra cui docenti e ricercatori dell’Ateneo, con un ruolo centrale dell’ex rettore Giovambattista De Sarro. Le autorità hanno adottato misure drastiche per garantire il rispetto della legge e prevenire ulteriori violazioni. In aggiunta, un veterinario dell’Asp ha ricevuto un’interdizione dall’esercizio delle pubbliche funzioni per dodici mesi, evidenziando la gravità delle responsabilità ascritte.

Queste azioni segnano un punto di svolta in una questione che ha suscitato preoccupazioni non solo a livello locale ma anche su scala nazionale. La comunità scientifica e i gruppi animalisti stanno seguendo da vicino l’andamento dell’inchiesta, auspicando che le responsabilità vengano pienamente accertate e che le pratiche di sperimentazione violente non vengano più tollerate.

Conseguenze per la comunità scientifica

Le rivelazioni emerse dalle indagini influenzeranno inevitabilmente il panorama della sperimentazione animale in Italia. Le istituzioni sono chiamate a rivedere i protocolli di controllo e a garantire che i laboratori rispettino le normative vigenti, per proteggere gli animali e mantenere la fiducia del pubblico nella ricerca scientifica.

Le conseguenze legali e organizzative di questa inchiesta getteranno nuove ombre sulla reputazione dell’Università Magna Graecia, costringendo l’ateneo e gli enti finanziatori a riconsiderare l’assegnazione di fondi per ricerche che coinvolgono animali. La ricerca scientifica deve procedere in un contesto di rigoroso rispetto etico, e la trasparenza deve diventare una priorità per evitare simili situazioni in futuro.

Le indagini sono destinate a proseguire, e la comunità scientifica rimane in attesa di ulteriori sviluppi che potrebbero modificare le linee guida attuali sulla sperimentazione animale.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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