Un’operazione di polizia eseguita nel quartiere Mirafiori di Torino ha portato alla luce un’organizzazione di spaccio attiva nella cintura sud della città. Gli agenti hanno sequestrato oltre 21 chili di sostanze stupefacenti e arrestato due giovani di 28 e 18 anni a Nichelino. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il traffico di droga, sempre più presente nel territorio torinese.
Un’operazione sotto il segno della vigilanza
L’operazione messa in campo dagli agenti del commissariato di polizia di Mirafiori è avvenuta nell’ambito di un pattugliamento di routine, durante il quale sono emerse indicazioni di una rete di distribuzione di droga particolarmente ben organizzata. I due arrestati utilizzavano trolley e valigette per effettuare le consegne a domicilio, ricevendo ordini telefonici da clienti sparsi su un’ampia area del capoluogo piemontese. Questo sistema di approvvigionamento e distribuzione ha sorpreso gli agenti, evidenziando l’ingegno e la capacità logistica dell’organizzazione.
Durante il pattugliamento, gli agenti hanno osservato uno dei giovani entrare in un palazzo con un trolley e, successivamente, uscire in compagnia dell’altro soggetto, il quale ha preso un taxi per allontanarsi. L’inusuale comportamento non è passato inosservato e ha destato i sospetti degli investigatori, che hanno deciso di seguire il taxi fino a Moncalieri, dove hanno effettuato un controllo sul passeggero. Questo intervento ha portato al ritrovamento di sei chili di hashish e un chilo di cocaina, segnando un importante successo per le forze dell’ordine.
Indagini rivelatrici e risultati consistenti
Le indagini dei poliziotti non si sono fermate al solo arresto del diciottenne. Infatti, gli agenti hanno esteso i controlli alla sua abitazione, dove sono stati rinvenuti ulteriori involucri di stupefacenti. Ben cinque pacchi contenenti hashish, con un peso complessivo di quasi mezzo chilo, sono stati trovati nascosti all’interno del vano contatore situato su uno dei balconi dell’appartamento. Questi dettagli hanno rivelato una pianificazione meticolosa da parte dei membri dell’organizzazione.
Contemporaneamente, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione nell’abitazione del ventottenne, in cerca di ulteriori prove. Qui la polizia ha rinvenuto 2,4 chili di hashish e 20 grammi di marijuana. Ma l’aspetto più sorprendente dell’operazione è emerso nei locali sotterranei del palazzo: all’interno di una cantina erano custoditi 11,5 chili di hashish, disposti sugli scaffali in modo ordinato, pronti per essere distribuiti nel mercato locale. Questo rinvenimento ha dato un chiaro segnale dell’ampiezza delle operazioni di spaccio.
L’impegno costante delle forze dell’ordine
Le azioni condotte da parte della polizia hanno ricevuto la convalida della Procura della Repubblica di Torino, che ora sta seguendo il caso nella fase delle indagini preliminari. Questo episodio mette in luce la continua lotta delle forze dell’ordine contro il traffico di stupefacenti, un problema persistente per il territorio torinese. L’operazione non è solo un successo per i poliziotti ma anche un forte messaggio a chi opera nella illegalità.
L’investigatore che ha seguito il caso ha sottolineato come organizzazioni così ben strutturate richiedano risposte immediate e mirate da parte delle autorità. Questo intervento a Mirafiori mostra quindi non solo l’efficacia delle operazioni poliziesche, ma anche la necessità di un’attenzione costante per combattere un problema che colpisce vari settori della società. La lotta contro il traffico di droga richiede un impegno collettivo e coordinato, e il lavoro delle forze dell’ordine rappresenta un passo in questa direzione.
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Laura Rossi