Sviluppo Sostenibile e Aree Interne: Le Proposte del Sottosegretario D’Eramo al Divinazione Expo 24
Il tema dello sviluppo sostenibile e del rilancio delle aree interne torna al centro del dibattito grazie all’intervento del sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo. Durante un incontro al Divinazione Expo 24 a Ortigia, D’Eramo ha delineato una visione strategica che mira a rafforzare l’economia locale e a garantire un futuro nei luoghi di origine per i giovani. Questa iniziativa è parte della Strategia nazionale agricola progettata dal Ministero all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste , in collaborazione con Unioncamere e organizzazioni del settore.
Il Ruolo delle Aree Interne in Italia
Caratteristiche e Importanza Economica
Le aree interne dell’Italia rivestono un’importanza cruciale, rappresentando circa il 60% della superficie nazionale e il 52% dei comuni. Qui vive circa il 22% della popolazione, a dimostrazione della loro rilevanza non solo geografica ma anche sociale ed economica. Luigi D’Eramo ha sottolineato come il settore primario, lì operante, non solo contribuisca all’economia nazionale ma porti con sé un valore inestimabile legato alla sostenibilità ambientale e alla conservazione delle tradizioni.
Imprenditorialità e Opportunità
Attualmente, le aree interne ospitano circa 325.000 imprese agricole e 20.000 nel settore dell’industria alimentare, con circa 7.000 di queste in forma cooperativa. Questi numeri rappresentano quasi il 49% del totale nazionale. La pandemia ha ulteriormente rivalutato questi territori, incrementando gli arrivi turistici dal 2019 al 2023 di quasi il 7% e facendo registrare un numero di agriturismi notevolmente superiore alla media nazionale. Il sottosegretario ha evidenziato che tali trend offrono opportunità di sviluppo che non possono essere ignorate.
La Strategia Nazionale Agricola
Obiettivi e Collaborazioni
La Strategia nazionale agricola formulata dal Masaf si propone di affrontare le sfide che affliggono le aree interne con un approccio concreto e orientato alle necessità reali del territorio. Questo piano è frutto di un’intensa collaborazione tra il ministero e Unioncamere, integrando esperienze e competenze di diverse organizzazioni di settore. L’obiettivo è non solo rilanciare l’economia locale, ma anche prevenire fenomeni di spopolamento, sostenendo giovani agricoltori e imprenditori.
Sostenibilità e Riconoscimento del Patrimonio
Un aspetto centrale della strategia è la sostenibilità, un concetto che dovrebbe permeare ogni intervento programmato. D’Eramo ha rimarcato l’importanza di conservare un patrimonio culturale e gastronomico unico, che rischia di scomparire senza un’adeguata valorizzazione. Coinvolgere le comunità locali nella pianificazione e realizzazione dei progetti è essenziale per garantire una crescita inclusiva e rispettosa delle tradizioni.
Il Futuro delle Aree Interne
Riconoscimento Nazionale e Modelli di Riferimento
Concludendo la sua esposizione, D’Eramo ha espresso l’auspicio che l’Italia possa diventare un modello a livello internazionale per le politiche di rilancio delle aree interne e montane. In occasione delle iniziative legate al G7 Agricoltura, il sottosegretario ha invitato a mettere in campo una strategia incentrata sulla concretezza, un passo necessario per garantire che le aree interne non solo sopravvivano ma prosperino.
Una Visione Concreta per il Settore Primario
Il settore primario si erge quindi come protagonista di una crescita virtuosa, capace di mantenere vivo il cuore dell’Italia. Investire nelle aree interne non è solo una questione economica, ma rappresenta un’opportunità per garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni. Attraverso un approccio attento e mirato, è possibile trasformare queste terre dal potenziale inespresso in motori di sviluppo dinamico e inclusivo.