T Coronae Borealis: È in arrivo una nova? Dati recenti e la crescente attività del sistema

T Coronae Borealis: È in arrivo una nova? Dati recenti e la crescente attività del sistema

T Coronae Borealis, una nova ricorrente, mostra segnali di attività crescente che potrebbero anticipare un’esplosione tra il 2024 e il 2026, ma gli scienziati avvertono cautela.
T Coronae Borealis3A C388 in arriv T Coronae Borealis3A C388 in arriv
T Coronae Borealis: È in arrivo una nova? Dati recenti e la crescente attività del sistema - Gaeta.it

Nell’universo affascinante dell’astronomia, T Coronae Borealis, una nova ricorrente visibile nella costellazione della Corona Boreale, continua a richiamare l’attenzione degli scienziati. Recenti rilevamenti spettroscopici hanno messo in luce cambiamenti significativi nel sistema, aumentando l’interesse riguardo a una possibile esplosione. I ricercatori, però, avvertono che le dinamiche potrebbero non portare a un’imminente eruzione, nonostante i segnali di attivazione.

Cos’è T Coronae Borealis e la sua natura

T Coronae Borealis è un sistema binario simbiotico che comprende una nana bianca e una gigante rossa. La nana bianca, con una massa che varia tra 1.3 e 1.4 masse solari, attrae materiale dalla sua compagna, una gigante rossa con una massa compresa tra 1.1 e 1.2 masse solari. Questo scambio di materie è cruciale; quando la nana bianca accumula una quantità sufficiente di idrogeno sulla sua superficie, viene innescata una reazione termonucleare che genera una luminosità esplosiva, nota come nova.

Questa dinamica di eruzione non è semplice. Sebbene il materiale accresciuto dalla gigante rossa sia un fattore necessario, non è sufficiente per determinare l’imminente esplosione. In effetti, molte stelle, incluso il nostro Sole, producono energia tramite reazioni nucleari senza esplodere. I processi che si verificano in T CrB si concentrano su un particolare stato della materia chiamato “degenerazione elettronica”. Questo stato si presenta in condizioni di alta densità, tipiche delle nane bianche, dove gli elettroni occupano orbitali energetici ravvicinati.

La pressione di degenerazione che risulta non è influenzata dalla temperatura, il che significa che quando la nana bianca accumula calore, questo può essere trattenuto, aumentando il rischio di un’esplosione una volta raggiunti livelli critici. Questa accumulazione di calore senza espansione non è se non un passaggio cruciale prima che il sistema di esplosione si attivi, portando a brillanti eventi luminosi che sono chiari segnali per gli astronomi.

I segnali di avvertimento dal sistema

Recenti report dall’Astronomer’s Telegram hanno evidenziato un cambiamento notevole nella linea spettrale dell’idrogeno , fondamentale per individuare attività in sistemi di accrescimento. In poche settimane, il flusso della linea ha registrato un incremento pari al 130%. Un aumento simile si è verificato anche nell’ampiezza della linea, suggerendo una possibile espansione del disco di accrescimento.

Questo comportamento non è unico a T CrB. Gli scienziati hanno notato simili segnali in RS Ophiuchi, un’altra nova ricorrente, poco prima della sua eruzione nel 2021. Questa situazione invita alla cautela; l’aumento del flusso di accrescimento è significativo, ma non implica necessariamente che un’esplosione sia alle porte. Le fluttuazioni nel tasso di accrescimento possono derivare da fattori variabili. Tra questi si possono includere cambiamenti ciclici nell’orbita della binaria, modifiche nella dinamica del disco di accrescimento o perturbazioni temporanee dovute al vento stellare proveniente dalla gigante rossa.

Si delinea quindi un quadro di crescente attività senza però la certezza di un’imminente eruzione. Una saturazione di eventi potrebbe fornire eventualmente segni più chiari, mentre il sistema continua a colpire l’immaginazione di astronomi e appassionati d’astronomia.

Cosa aspettarsi nei prossimi anni

Attualmente, il periodo atteso per una possibile eruzione di T Coronae Borealis è stimato tra il 2024 e il 2026, basato su un ciclo storico noto di circa 80 anni. I dati recenti confermano che il sistema sta vivendo un periodo di instabilità crescente, ma la previsione di un eruzione immediata resta difficile. Gli scienziati continuano a monitorare attentamente questo straordinario oggetto celeste, in attesa di ulteriori variazioni che potrebbero chiarire il futuro di T CrB.

Per gli appassionati di astronomia e i curiosi del cielo, è consigliabile tenere sotto osservazione le stelle. La meraviglia dello spazio, con le sue complessità e i suoi innumerevoli misteri, continua a offrire opportunità insperate di osservazione e scoperta.

Change privacy settings
×