T.U: Troppo Umani, duo musicale nato a Pescara nel 2022, torna sulla scena con un nuovo singolo intitolato “Le scimmie a guidare l’astronave“. Questo brano mescola sonorità post-wave anni ‘80, techno-pop e rock degli anni ‘90, proponendo un ritmo ipnotico accompagnato da un testo ripetuto in loop. Il singolo segna un passaggio importante per la band, che ha appena firmato con la Pms Studio Label di Bologna, segnalando un’evoluzione nel loro lavoro musicale.
un suono che unisce passato e presente nella musica dei T.U: troppo umani
Il nuovo singolo dei T.U: Troppo Umani si presenta come un pezzo capace di fondere diverse influenze musicali proprie di epoche passate, rinnovandole con un approccio contemporaneo. Le radici post-wave degli anni ‘80 si fanno sentire nel ritmo pulsante della drum-machine, mentre la matrice techno-pop si avverte nei synth che accompagnano la voce di Andrea Roddi e Carlo Passamonti. Il risultato è un brano che sembra quasi ipnotizzare l’ascoltatore, grazie al testo ripetuto come in un loop, che ricorda il modo in cui certe melodie diventano veri tormentoni.
note sulla formazione e sul loro stile
Andrea Roddi, che si occupa di chitarra e voce, e Carlo Passamonti, al computer, synth e voce, si sono conosciuti a Pescara e fanno parte di una scena musicale indipendente molto vivace. Non a caso, con questo singolo consolidano una cifra stilistica che li rende riconoscibili. Il brano si distacca da una musica elettronica troppo costruita o perfetta, mantenendo invece una naturalezza e un tono sarcastico, quasi scanzonato, che riflette la realtà sociale in modo originale.
Il titolo “Le scimmie a guidare l’astronave” sintetizza questa attitudine: una lettura sulla condizione umana che si fa beffe delle difficoltà e delle ipocrisie del tempo. Il testo, pur semplice e ripetitivo, invita a una riflessione leggera ma precisa su come si vive oggi, tra alienazione e omologazione.
una svolta per band con la nuova etichetta e l’uscita del singolo
Il lancio di “Le scimmie a guidare l’astronave” coincide con un momento cruciale per i T.U: Troppo Umani. Il duo ha stretto infatti un accordo con Pms Studio Label, una casa discografica di Bologna che punta sull’innovazione nel panorama musicale nazionale. Questa etichetta rappresenta una nuova fase per la band, che fino a oggi ha pubblicato sotto Kutmusic, un’altra etichetta con cui hanno costruito la loro base di fan.
accordo tra etichette e ambizioni future
La collaborazione tra Pms Studio Label e Kutmusic ha favorito la pubblicazione di questo singolo, che vuole anticipare l’album in arrivo. Si tratta quindi di un trampolino di lancio verso un’attività discografica più strutturata, con maggiori risorse per la promozione e produzione. Il singolo è disponibile su tutti i digital store e ha già suscitato interesse per il suo stile unico e il suo mood sarcastico.
Per i T.U. questo momento segna un salto di qualità, che potrebbe allargare la platea dei loro ascoltatori. Lo stile del duo riesce a coniugare la voglia di divertire con lo spunto critico, una combinazione che li rende particolarmente interessanti in un panorama musicale che spesso tende a semplificare i messaggi.
l’omaggio al cinema di inizio ‘900 nel videoclip firmato dalla band
Il video che accompagna il singolo è firmato da Danilo Melideo, videomaker del gruppo. Si distingue per il chiaro richiamo al cinema pionieristico dei primi anni del Novecento, in particolare alle pellicole di Georges Méliès. Questo regista francese, pioniere degli effetti speciali, viene evocato nel video attraverso una narrazione surreale che coinvolge scimmie e bambini su un pianeta sconosciuto.
trama e stile visivo del videoclip
Nel racconto visivo, alcune scimmie arrivano sul nuovo mondo con l’intenzione di colonizzarlo. Qui trovano una popolazione di bambini che risponde in modo inaspettato e creativo, respingendo gli invasori con metodi fantasiosi. Questa storia diventa una metafora allegorica che alimenta il senso ironico e riflessivo presente nel testo del brano.
Il video si caratterizza per l’uso di tecniche vintage, movimenti di macchina essenziali e un’estetica che richiama fortemente la magia e la meraviglia del cinema muto. L’uso del bianco e nero, abbinato a immagini volutamente semplici ma efficaci, enfatizza il contrasto tra le figure astratte e la concretezza del messaggio. I fan della band trovano così un prodotto artistico con più livelli di lettura, che valorizza la musica e amplia il coinvolgimento emotivo.
Questo omaggio al cinema d’inizio secolo dimostra l’attenzione dei T.U: Troppo Umani verso forme d’arte che hanno influenzato profondamente la cultura visiva e sonora. Fanno così dialogare musica contemporanea e tradizione artistica in un modo nuovo.
i primi passi della band e la loro proposta tra ironia e riflessione
Il percorso della band iniziato a Pescara nel 2022 ha già prodotto alcune tracce interessanti. Prima di questo singolo, T.U: Troppo Umani hanno proposto due brani: “Il Bivio” nel 2023 e “Soli” nel 2024. Entrambi hanno mostrato una cura per le sonorità d’epoca mescolate a tematiche attuali, unendo ritmo e parole che invitano sia al movimento sia a una riflessione sul senso della collettività.
Le loro canzoni si esprimono con un linguaggio che si presta anche a momenti di festa e danza, ma senza perdere un contenuto che spinge a interrogarsi sull’identità personale nell’epoca contemporanea. Il tema della solitudine, il senso di smarrimento e le contraddizioni della società sono frequenti nella loro scrittura.
Con la pubblicazione di “Le scimmie a guidare l’astronave” il gruppo conferma questa formula. La musica è pensata per farsi ascoltare ad alto volume, per scuotere il corpo ma anche la mente. L’equilibrio tra sarcasmo e profondità si traduce in un invito costante a guardare il mondo che ci circonda con occhi attenti, senza rinunciare a un sorriso.