Il presidente di Taiwan, William Lai, ha deciso di non partecipare personalmente ai funerali di papa francesco in Vaticano, incaricando invece l’ex vicepresidente chen chien-jen di rappresentare l’isola durante la cerimonia funebre. La notizia è stata diffusa dal ministero degli Esteri di Taiwan e riportata dai media locali, confermando un cambiamento nelle modalità di rappresentanza diplomatica di Taiwan nel contesto internazionale, in particolare nei rapporti con la Santa Sede.
la delega di chen chien-jen per la rappresentanza ufficiale
William Lai, capo dello stato taiwanese, ha scelto chen chien-jen per presenziare ai funerali di papa francesco, rinunciando quindi a recarsi lui stesso in Vaticano. Chen chien-jen, che ha ricoperto il ruolo di vicepresidente dal 2016 al 2020, rappresenta un volto noto nella politica taiwanese con esperienza in campo internazionale. La sua partecipazione indica una strategia precisa da parte delle autorità di Taipei di mantenere una presenza ufficiale durante eventi di rilievo mondiale collegati alla Santa Sede. La decisione potrebbe anche essere letta come una mossa diplomatica volta a contenere eventuali tensioni o complicazioni data la delicata posizione di Taiwan sulla scena globale.
precedenti storici di rappresentanza taiwanese ai funerali papali
Nel 2005, Taiwan fu rappresentata alla messa funebre di papa giovanni paolo II dall’allora presidente chen shui-bian, che guidò l’isola dal 2000 al 2008. Quell’occasione fu uno dei rari momenti in cui una figura di così alto rilievo taiwanese si recò personalmente in Vaticano per un evento di estrema importanza religiosa e diplomatica. Ad oggi, quell’episodio serve come riferimento per capire le diverse modalità di partecipazione taiwanese agli appuntamenti internazionali legati alla Santa Sede. La scelta di chen chien-jen, pur non essendo il presidente in carica, mantiene viva la visibilità di Taiwan e conferma l’importanza che l’isola attribuisce al rapporto con il Vaticano, suo unico alleato diplomatico ufficiale in Europa.
implicazioni diplomatiche e ruolo della cina nelle relazioni con la santa sede
La decisione di Taiwan lascia aperto uno spazio diplomatico che la Cina potrebbe sfruttare. Negli ultimi anni, papa francesco ha favorito un riallaccio dei rapporti informali tra la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese, dove la diplomazia si muove in maniera sottile ma decisa. La presenza ufficiale taiwanese a livelli più bassi potrebbe facilitare l’invio da parte della Cina di una propria delegazione ai funerali, rafforzando così i legami con la Santa Sede e mettendo in evidenza il ruolo crescente della Repubblica popolare nelle dinamiche internazionali legate alla chiesa cattolica. Questo passaggio segna una fase delicata nelle relazioni tra le tre parti: Taiwan, Vaticano e Cina, mostrando come ogni gesto diplomatico possa influenzare equilibri già instabili e sensibili.
L’assenza del presidente taiwanese e la nomina di chen chien-jen rappresentano un elemento strategico che vale la pena seguire, mentre il contesto politico e religioso continua a mutare intorno a uno degli eventi più significativi del 2025 in ambito internazionale.