Tar del Friuli Venezia Giulia accoglie il ricorso contro la cabinovia Trieste-Opicina

Tar del Friuli Venezia Giulia accoglie il ricorso contro la cabinovia Trieste-Opicina

Il Tar del Friuli Venezia Giulia annulla i provvedimenti per la cabinovia Trieste-Opicina, riaffermando l’importanza della valutazione ambientale e urbanistica nel processo di concessione.
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Tar del Friuli Venezia Giulia accoglie il ricorso contro la cabinovia Trieste-Opicina - Gaeta.it

Il recente pronunciamento del Tar del Friuli Venezia Giulia ha suscitato notevole interesse e dibattito riguardo al progetto della cabinovia metropolitana Trieste-Opicina. Le associazioni ambientaliste, tra cui Lipu, Wwf Italia e Legambiente, avevano presentato un ricorso contro diversi enti locali e il ministero della Cultura, contestando le modalità di realizzazione dell’opera. La decisione del tribunale riaccende il focus sulla protezione ambientale e sui processi amministrativi legati alla pianificazione urbanistica della regione.

Il ricorso delle associazioni ambientaliste

Lo scorso anno, le organizzazioni ambientaliste hanno impugnato gli atti che riguardavano il rilascio delle concessioni per la costruzione e gestione della cabinovia. Questi documenti erano correlati alla variante n. 12 del Piano regolatore comunale del Comune di Trieste, già adottata e in attesa di approvazione definitiva. Nella sentenza, i giudici amministrativi hanno messo in evidenza l’importanza di una conclusione delle valutazioni sul Piano prima di procedere con l’approvazione della variante, un passo necessario per garantire il corretto sviluppo del procedimento di concessione.

Il Tar ha riconosciuto che, oltre agli aspetti formali, vi sono anche questioni sostanziali da considerare. Gli elementi di incompatibilità urbanistica devono essere esaminati con attenzione prima di avanzare nel colloquio per le concessioni, per assicurare che il progetto rispetti le normative vigenti e gli interessi della comunità. Con il ricorso accolto, il tribunale ha annullato i provvedimenti impugnati, segnando una tappa importante per le associazioni proponente.

Ritorno alla Regione: le implicazioni della sentenza

Il Tar ha ordinato alla Regione di riprendere il procedimento per il rilascio delle concessioni, fornendo indicazioni chiare su come procedere. La Regione dovrà decidere se completare il procedimento sulla base degli attuali documenti, oppure se sospendere ogni attività in attesa che la variante n. 12 entri completamente in vigore. Questa decisione potrebbe avere un forte impatto sulla tempistica del progetto e sulla sua futura realizzazione.

La questione della cabinovia Trieste-Opicina ha attirato diverse reazioni da più parti. Il Comune di Trieste ha dichiarato di prendere atto della richiesta del Tar, sostenendo che l’iter potrà procedere senza ulteriori ostacoli, a meno che non ci siano elementi nuovi da considerare. Questa situazione pone interrogativi sul futuro della struttura e sull’effettivo rispetto delle normative ambientali nei progetti di sviluppo urbano.

Il punto di vista del Comitato No ovovia Trieste

I membri del Comitato No ovovia Trieste hanno espresso soddisfazione per l’esito del ricorso, interpretando la decisione del Tar come una vittoria significativa per il territorio e il buon senso. Hanno sottolineato l’importanza di valutare scrupolosamente gli impatti ambientali e urbanistici delle opere pubbliche, affinché si garantisca un futuro sostenibile per la città. Questa vicenda ha riacceso il dibattito sull’equilibrio necessario tra sviluppo infrastrutturale e tutela ambientale, un tema di crescente rilevanza in contesti urbani in continua espansione.

Il pronunciamento del Tar rappresenta quindi non solo un segnale di attenzione verso le esigenze di tutela ambientale, ma anche un’opportunità per ripensare come i progetti di sviluppo possano coniugarsi con il benessere sociale e la preservazione degli ecosistemi locali. L’attenzione verso questi fattori potrebbe guidare le prossime scelte politiche e amministrative riguardanti la città di Trieste e le sue infrastrutture.

Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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