Tardiva apertura degli hotspot per migranti in Albania, attese settimane di ritardo

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Tardiva apertura degli hotspot per migranti in Albania, attese settimane di ritardo - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Il dibattito sulla gestione dei flussi migratori ha ripreso vigore in seguito alla visita del premier britannico Keir Starmer a Roma. In un contesto di crescente attenzione europea verso le politiche migratorie, il governo italiano si prepara all'apertura di due hotspot in ALBANIA, ma fattori climatici indesiderati hanno ritardato il processo, portando a previsioni che indicano possibili proroghe fino a novembre.

Il nuovo accordo tra Italia e Albania sul modello di accoglienza

La crescente pressione migratoria sulle coste italiane ha spinto il governo di Giorgia Meloni a trovare soluzioni innovative. Uno dei risultati di questa strategia è l'accordo con l'ALBANIA, siglato nel novembre scorso, che prevede l'apertura di due hotspot per la gestione dei migranti. Questo accordo è emerso in un contesto di sfide interne, con il governo britannico di Rishi Sunak che stava cercando stili di gestione simili, evidenziando un cambio di rotta con l'arrivo di Starmer a Downing Street.

Starmer, infatti, ha mostrato un interesse particolare per il protocollo italo-albanese, giungendo a Roma per discutere i dettagli e comprendere come il governo italiano ha ottenuto riduzioni significative dei flussi irregolari. In questa direzione, ha visitato il Centro di coordinamento per l’immigrazione, dove ha affrontato la questione dei viaggi dei migranti. Meloni ha sottolineato come l'esperienza italiana possa fornire un modello replicabile, ponendo l'accento sulla necessità di esplorare nuove soluzioni per affrontare le sfide legate ai flussi migratori.

La premier ha fatto notare che l'accordo non è solo un impegno bilaterale tra Italia e ALBANIA, ma ha ripercussioni a livello europeo, ponendo l'Italia come punto di riferimento per altre nazioni che si trovano ad affrontare gli stessi problemi di gestione migratoria.

Le tempistiche del progetto e i ritardi causati dalle grandinate

Nonostante le intenzioni di avviare i punti di accoglienza al più presto, ci sono state significative complicazioni a causa di eventi climatici avversi in ALBANIA. Le forti grandinate che hanno colpito la regione hanno rallentato i lavori necessari per l’apertura dei due hotspot a SHENGJIN e GJADER. Il governo ha confermato che i progressi sono stati limitati, soprattutto per la posa dell’asfalto, creando ritardi che rendono probabile un avvio della struttura non prima di novembre.

L'attuale situazione è fonte di preoccupazione, poiché da un lato si avverte la pressione per completare il progetto e dall'altro si riconosce la necessità di procedere con cautela e precisione. Le fonti governative parlano di un possibile avvio parziale, con la disponibilità di circa 400 posti da attivare entro la fine del mese, ma la realtà dei fatti mostra una situazione complessa.

Meloni ha ribadito l'importanza di far funzionare correttamente la struttura, evitando affrettate decisioni che potrebbero compromettere l'immagine del paese a livello internazionale. "Abbiamo gli occhi del mondo puntati," ha affermato la premier, sottolineando la necessità di agire con rigore e responsabilità.

Il supporto britannico e la solidarietà per l'Ucraina

La collaborazione tra Italia e Regno Unito non si limita alla gestione degli hotspot ma si estende anche al sostegno per l'Ucraina. Nella conferenza stampa congiunta, Meloni ha ricevuto riconoscimenti da Starmer per l'impegno italiano nella crisi ucraina, un tema di particolare attualità in un periodo di discussione sulle armi a lungo raggio.

Meloni ha faticato a chiarire che l'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa. Ha rassicurato che la sua maggioranza è compatta su questo fronte, nonostante le recenti polemiche sulle differenti posizioni tra gli alleati. La premier ha sottolineato che le decisioni riguardo al sostegno militare sono prese in modo condiviso con i partner, senza compromettere atteggiamenti di retrocedere dal supporto che l'Italia ha fin qui dimostrato.

Inoltre, il colloquio ha portato alla firma di una dichiarazione congiunta, che evidenzia l'intento comune di approfondire e rafforzare il partenariato strategico tra Italia e Regno Unito su tematiche di rilevante interesse. I due leader hanno mostrato la volontà di mantenere linee di comunicazione sempre aperte e di continuare a collaborare in un contesto difficile che richiede unità sia nelle questioni migratorie che in quelle di sicurezza globale.

La visita di Keir Starmer a Roma segna quindi un momento significativo nella cooperazione tra Italia e Regno Unito, con un occhio particolare ai futuri sviluppi nell'affrontare le sfide migratorie e il sostegno all'Ucraina. Le previsioni indicano un periodo di attesa, ma la determinazione di entrambi i governi è chiara.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Armando Proietti

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