Oggi, a Tarquinia, si è svolta una significativa marcia della pace, alla quale hanno preso parte circa duecento persone, guidate dal Vescovo GIANRICO RUZZA. L’evento, organizzato dai giovani dell’Azione Cattolica delle diocesi di CIVITAVECCHIA-TARQUINIA e PORTO-SANTA RUFINA, ha preso il via dalla CHIESA DI SAN FRANCESCO, per poi attraversare le strade del centro storico e terminare nel TEATRO “ROSSELLA FALK”. Sotto il tema “La Pace in Azione”, la manifestazione ha messo in evidenza l’importanza di un impegno collettivo verso la pace e la solidarietà.
Un evento ricco di significato
La marcia ha visto la partecipazione attiva di molte persone, tra cui ragazzi provenienti da diverse comunità della zona. Durante l’evento, i giovani hanno condiviso testimonianze personali significative, seguite da uno spettacolo musicale che ha coinvolto gli astanti. La componente adulta dell’associazione ha curato un momento di preghiera, creando un’atmosfera di riflessione e comunità. Questi momenti hanno rappresentato un’opportunità importante per unire le voci di diverse generazioni intorno al tema della pace.
Il messaggio di Papa Francesco
Al centro della manifestazione c’è stata la consegna del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2025 di Papa Francesco. Il Vescovo Ruzza ha offerto il documento ai sindaci e agli amministratori dei comuni delle diocesi coinvolte, inclusi FIUMICINO, LADISPOLI e CERVETERI. Attraverso questo gesto, si è voluto mettere in risalto l’urgenza di una risposta concertata alle sfide sulla giustizia e sulla solidarietà. Ruzza ha sottolineato che la pace non è soltanto una questione politica, ma richiede l’impegno e la responsabilità di ciascun cittadino.
Le sfide attuali e l’urgenza del cambiamento
Nel suo intervento, il Vescovo ha evidenziato le cause che alimentano le crisi migratorie e le tensioni a livello globale. Ruzza ha espresso una forte critica nei confronti della “tecnocrazia” e della predominanza dell’economia sulla politica, sottolineando che tali dinamiche minacciano non solo la dignità della vita umana, ma anche l’equilibrio del pianeta. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza di affrontare queste problematiche, evidenziando la necessità di un cambio di rotta collettivo.
Il Vescovo ha concluso affermando che costruire la pace riguarda ognuno di noi, toccando le corde profondi del cuore e della responsabilità individuale. Questo appello resiliente ha sottolineato l’urgenza della partecipazione attiva di tutti per un futuro migliore e più giusto.
Ultimo aggiornamento il 26 Gennaio 2025 da Sofia Greco