La domenica pomeriggio di Tarquinia è stata segnata da un episodio sconcertante che ha coinvolto i giovani calciatori di una partita di under 17. Durante l’incontro tra la squadra locale e quella del Tolfa, un acceso diverbio è rapidamente degenerato in una violenta rissa che ha coinvolto tutti i giocatori, trasformando il campo in un vero e proprio ring. L’episodio ha destato preoccupazione e indignazione, evidenziando la necessità urgente di affrontare il tema della violenza nel calcio giovanile.
Il racconto della rissa
L’incidente si è verificato in pochi secondi, lasciando i presenti senza parole. In un’atmosfera di tensione già palpabile, i ragazzi sono passati dalle schermaglie verbali agli scontri fisici. I calciatori, ormai travolti dall’emozione, si sono malmenati senza pietà , con tanto di tecnici e allenatori che hanno tentato invano di separare i contendenti. Alcuni spettatori, visibilmente sorpresi, hanno assistito impotenti a questa escalation di violenza che ha caratterizzato il fine settimana calcistico.
L’evento ha messo in luce la fragilità dell’educazione sportiva e i rischi connessi a una gestione preoccupante della competizione a livello giovanile. La violenza in questi ambiti rappresenta un tema delicato, e questo episodio ne è un chiaro esempio. Pregiudica non solo la serenità del gioco, ma anche la formazione dei ragazzi, che si trovano a vivere esperienze che dovrebbero essere improntate a valori positivi piuttosto che a conflitti e aggressività .
La posizione della Lega Nazionale Dilettanti
A seguito di questo evento, il presidente del Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti, Roberto Avantaggiato, ha rilasciato una nota stampa per commentare la situazione. Il suo intervento sottolinea l’importanza di affrontare il problema della violenza nel calcio, specialmente tra i più giovani. Avantaggiato ha espresso dispiacere per il ritorno di episodi violenti nel contesto sportivo, richiamando l’attenzione sull’importanza dell’educazione e della crescita culturale dei ragazzi.
Le parole del presidente mettono in risalto quanto sia fondamentale un’azione congiunta tra le varie componenti del calcio per combattere questo fenomeno. Secondo Avantaggiato, è necessario promuovere valori essenziali come il rispetto, la tolleranza e il fair-play. La sua posizione chiara punta a galvanizzare le forze in campo, invitando tutte le realtà del calcio laziale a collaborare e a mettere in atto iniziative che possano prevenire tali episodi in futuro.
Chiamata all’azione per un calcio migliore
Il messaggio di Avantaggiato non è solo una condanna dell’episodio ma anche un appello a costruire un futuro migliore per il calcio giovanile. La riunione di intenti tra le diverse associazioni e componenti è essenziale per migliorare la qualità dell’esperienza sportiva. A tal proposito, il presidente della Lega si è reso disponibile in prima linea per supportare programmi di formazione e informazione per allenatori, dirigenti e familiari.
Il suo intervento rappresenta una presa di coscienza della gravità della situazione e dell’urgenza di un cambiamento. È chiaro che la violenza non può avere spazio nel mondo sportivo, e questo richiede un impegno collettivo e costante da parte di tutti coloro che operano nel settore. Solo così si potranno creare ambienti più sani e rispettosi, dove i ragazzi possano crescere e imparare non solo a giocare, ma anche a relazionarsi in modo positivo con gli altri.
Ultimo aggiornamento il 21 Gennaio 2025 da Laura Rossi