Una tartaruga marina della specie Chelonia mydas, conosciuta come tartaruga franca o verde, è stata avvistata di notte su una spiaggia della Calabria mentre tentava di nidificare. Il Wwf ha reso nota questa straordinaria scoperta, definendola eccezionale data la rarità dell’evento in Italia.
Nidificazione Anomala della Chelonia mydas
Il Wwf ha sottolineato che, delle tre specie di tartarughe marine presenti nel Mediterraneo, solo la Caretta caretta nidifica regolarmente sulle coste italiane. Al contrario, non sono mai stati confermati casi di nidificazione per la Chelonia mydas e la Tartaruga liuto Dermochelys coriacea. Questo rende l’avvistamento in Calabria un fatto straordinario.
Avvistamento e Identificazione
I volontari del Wwf di Vibo Valentia/Vallata dello Stilaro hanno fatto la scoperta durante le attività di monitoraggio dei nidi. L’identificazione della tartaruga marina come Chelonia mydas è stata confermata da Pino Paolillo, esperto naturalista del Wwf, notando distinzioni fisiche come il numero di placche costali diverso rispetto alla Caretta caretta.
Esperti e Progetti di Conservazione Coinvolti
Il caso è stato portato all’attenzione del responsabile scientifico del progetto TartAmar del Wwf, il professore Toni Mingozzi, il quale ha espresso entusiasmo per questo evento straordinario, collegandolo al riscaldamento delle acque marine. Il team del progetto, incluso la biologa Jasmine De Marco, si è attivato per ispezionare attentamente la zona e individuare eventuali nidi deposti dalla tartaruga verde.
Caratteristiche della Tartaruga Verde
La Chelonia mydas, conosciuta come tartaruga verde per il colore del grasso delle sue carni, è la seconda più grande dopo la Tartaruga liuto. Può raggiungere oltre 230 chili di peso e un carapace lungo fino a 140 centimetri. Solitamente nidifica nei mari tropicali e subtropicali, con le principali aree nel Mediterraneo orientale.
Espansione dell’Areale Mediterraneo
Il Wwf ha evidenziato che, fino ad ora, la presenza della Chelonia mydas nelle acque italiane era rara, con poche segnalazioni negli ultimi decenni. L’avvistamento in Calabria potrebbe indicare una possibile espansione verso ovest dell’areale mediterraneo della specie, in risposta ai cambiamenti climatici e al riscaldamento delle acque.
Questa notizia conferma l’importanza della conservazione delle tartarughe marine e dell’ecosistema marino, sottolineando l’urgenza di continui sforzi per proteggere queste specie minacciate.