Il neonato Tavolo grandi carnivori, presieduto dall’assessore provinciale Roberto Failoni, si propone come un’importante iniziativa per gestire la presenza di grandi predatori sul territorio trentino. In un contesto di crescita della popolazione di orsi e lupi, il Tavolo mira a trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere la fauna e il welfare delle comunità locali. Questa nuova piattaforma di dialogo intende integrare diversi punti di vista, favorendo un confronto aperto con gli ambientalisti e le comunità interessate.
Obiettivi e strategie del Tavolo grandi carnivori
Un approccio multidisciplinare
Il Tavolo grandi carnivori è stato creato non solo per affrontare le problematiche legate alla sicurezza delle persone, ma anche per garantire un dialogo costruttivo tra le varie parti interessate. L’assessore Failoni ha sottolineato l’importanza di non compromettere la vita quotidiana dei cittadini e ha ribadito l’impegno della Provincia nel garantire un equilibrio tra la convivenza con la fauna selvatica e le esigenze della comunità. Tra gli obiettivi c'è anche la creazione di un ambiente in cui le opinioni di tutti possano essere ascoltate e discusse, in modo da giungere a soluzioni condivise.
Innovazione nella gestione faunistica
Un punto fondamentale del Tavolo è l'impegno per l'implementazione delle norme che permettano l'uso di spray anti-orso. Fino ad ora, la distribuzione di questi dispositivi è stata limitata al Corpo forestale Trentino, ma l’intenzione è quella di ampliare l'accesso a forze dell'ordine, custodi forestali e operatori della Protezione civile. Questo passo potrebbe rivelarsi cruciale per migliorare la sicurezza di chi frequenta i boschi per lavoro o svago, riducendo il rischio di incontri pericolosi con gli animali.
I membri del Tavolo e il loro ruolo
Un team di esperti e rappresentanti locali
Accanto all’assessore Failoni, il Tavolo grandi carnivori si avvale della partecipazione di figure chiave nella gestione del territorio e della fauna. Tra i membri, spiccano nomi di spicco come il direttore generale Raffaele De Col e il dirigente generale del Dipartimento di Protezione Civile, Stefano Fait. La figura del facilitatore, Stella Teodonio, aggiunge un ulteriore livello di professionalità al gruppo, aiutando a mantenere il dialogo fluido anche quando ci sono visioni divergenti.
Rappresentanza locale e associazioni
La composizione del Tavolo è arricchita dalla presenza di sindaci di diversi comuni del Trentino, come Giacomo Redolfi di Mezzana e Michele Cereghini di Pinzolo, i cui territori sono direttamente interessati dalla presenza dei grandi carnivori. Inoltre, rappresentanti di associazioni dedicate alla fauna e all'allevamento, come la Federazione provinciale allevatori e il Coordinamento provinciale imprenditori, offrono una prospettiva ampia sulle esigenze e le preoccupazioni locali. Questo approccio integrato permette al Tavolo di avere una visione complessiva del problema.
Comunicazione e monitoraggio dell’opinione pubblica
L'indagine Bva Doxa
Durante la prima seduta, sono stati presentati i risultati di un'indagine commissionata a Bva Doxa da Trentino sviluppo, la quale ha esaminato il livello di conoscenza e le preoccupazioni dei trentini riguardo la presenza dell'orso bruno. Questa ricerca offre un importante spaccato sulle opinioni pubbliche e variazioni nelle percezioni che possono influenzare le politiche future.
Responsabilità e informazione continua
Il Tavolo grandi carnivori si impegna a mantenere alta l’informazione e la sensibilizzazione attorno ai temi di sicurezza e convivenza con la fauna selvatica. La comunicazione trasparente e il coinvolgimento diretto delle comunità sono cruciali per costruire fiducia e per assicurare che le decisioni siano il più possibile in linea con le esigenze della popolazione. Strumenti informativi adeguati devono essere sviluppati per garantire una comprensione profonda della situazione attuale e delle possibili misure future.
Il Tavolo rappresenta, quindi, una nuova opportunità per affrontare in modo collaborativo le sfide legate alla presenza di grandi carnivori in Trentino, puntando su un dialogo costruttivo e su soluzioni sostenibili che tengano conto delle necessità di tutti gli attori coinvolti.
