Il 27 gennaio 2025, i comuni di Tavullia e Mombaroccio si uniranno per commemorare il Giorno della Memoria con una proiezione speciale del docufilm “Siamo qui, siamo vivi“. Realizzato dal regista Daniele Ceccarini, con colonne sonore originali del musicista Michele Mucciacito e prodotto da Arman Julian Production, il film racconta una parte fondamentale della storia legata all’Olocausto. Questo evento non solo rappresenta un tributo al passato, ma offre un’importante opportunità di riflessione per le nuove generazioni.
Dettagli della proiezione e gli ospiti
La serata di proiezione avrà inizio alle 20:30 presso la sede di Base Tavullia. Nella mattinata, il film sarà presentato agli studenti delle scuole locali, creando un collegamento significativo tra la cultura e le nuove generazioni. Animeranno l’evento i sindaci di Mombaroccio e Tavullia, Emanuele Petrucci e Patrizio Federici, al fianco del regista e del compositore. La serata è suddivisa in due momenti distintivi: la prima parte prevede la visione del documentario, seguita da un dibattito dove il pubblico potrà porre domande e interagire con ospiti di rilievo. La discussione sarà condotta dalla giornalista di Rossini TV, Emanuela Rossi, la quale porterà avanti una conversazione profonda e coinvolgente con il pubblico sul tema della memoria storica.
La trama del docufilm e i suoi protagonisti
“Siamo qui, siamo vivi” si ispira al libro di Roberto Mazzoli, arricchito dalla prefazione della Senatrice Liliana Segre. La narrazione del film si concentra sulla figura di Alfredo Sarano, segretario della comunità ebraica di Milano. Nel periodo dell’occupazione tedesca, Sarano si distinse per il suo eroismo, decidendo di nascondere le liste di oltre 14.000 ebrei, contribuendo in modo sostanziale a salvare molte vite. La sua storia è raccontata attraverso interviste e materiale di archivio, creando un legame emotivo intenso con lo spettatore. Dopo il suo operato a Milano, Sarano fuggi con la famiglia a Pesaro e successivamente a Mombaroccio, dove continuò a vivere nelle speranze di un futuro migliore.
Un evento di significato collettivo
La presenza di Alvaro Rosatelli, Padre del convento del Beato Sante, durante l’evento, non è casuale. Il convento è uno dei luoghi di cui si parla nel docufilm e incarna il legame con la comunità religiosa che, nei momenti bui della storia, ha spesso rappresentato una luce di speranza. La serata di Tavullia e Mombaroccio non è solo una semplice proiezione; è un’occasione per riflettere, apprendere e tramandare la memoria. Con queste iniziative, le comunità locali si mostrano protagoniste nel mantenere viva la memoria storica, affinché le esperienze del passato possano guidare le future generazioni nell’affrontare le sfide del presente e del futuro.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Armando Proietti