Un’iniziativa significativa sta per prendere il via a Napoli con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale di ragazzi autistici attraverso laboratori teatrali. Questo progetto, intitolato “Ci stiamo lavorando. Attiviamo le energie!“, nasce dal desiderio di integrare i giovani nel mondo del teatro, mirando a potenziare le loro capacità relazionali e comunicative. Con un finanziamento della Regione Campania, il laboratorio ha inizio il 27 marzo presso la parrocchia Santa Maria della Libera in via Belvedere, un evento che rappresenta un passo importante per la comunità e il supporto alle famiglie coinvolte.
Il progetto e le sue origini
Il progetto “Ci stiamo lavorando” è risultato da una collaborazione tra l’Istituto di psicologia e ricerche socio sanitarie Ipers e diverse associazioni locali, inclusa “Inclusione sociale” e “La città adattabile. Napoli per l’autismo“. Questo programma, che durerà diciotto mesi, ricerca di favorire l’inclusione a Napoli per un gruppo di venti ragazzi di età compresa tra i 16 e 21 anni. L’area di intervento comprenderà il distretto sanitario dell’Asl Napoli 1 Centro e altre zone della provincia, per garantire un accesso più ampio ai servizi proposti.
Il ruolo di professionisti altamente qualificati è centrale nel progetto, con un team che include neuropsichiatri, psicologi, operatori sanitari e artisti. L’intento è di creare un ambiente di apprendimento positivo e stimolante, dove i partecipanti non solo possano esprimere se stessi, ma anche sviluppare competenze sociali e relazionali cruciali per il loro futuro.
Laboratori teatrali: l’approccio psico-riabilitativo
Alla base del laboratorio c’è un’idea chiara e innovativa del direttore psicologo Giuseppe Errico: utilizzare il teatro come strumento comunicativo e psico-riabilitativo. L’obiettivo è quello di creare un dispositivo ludico che aiuti i giovani a interagire con il proprio corpo, a esplorare gesti ed espressioni, e a lavorare in gruppo. Il lavoro si svolgerà in due fasi: inizialmente i ragazzi parteciperanno ad attività individuali che, successivamente, condurranno a interazioni di gruppo. Questo approccio permette di rispettare le peculiarità di ciascun partecipante e di adattare le attività alle loro esigenze specifiche.
Il laboratorio si concentrerà non solo sulla performance teatrale, ma anche sul benessere dei ragazzi. Mirerà a creare momenti di serenità , promuovendo abilità motorie senza la pressione di una performance imminente, ciò contribuirà a migliorare la loro autostima e le loro capacità relazionali.
Supporto alle famiglie e coinvolgimento della comunitÃ
Un aspetto fondamentale del progetto è il supporto alle famiglie dei giovani coinvolti. Attraverso laboratori espressivi, corsi e altre iniziative, l’offerta si estende oltre i ragazzi autistici, coinvolgendo anche i familiari per costruire una rete di sostegno. Ciò include interventi formativi per genitori e operatori, volti a fornire strumenti pratici e conoscenze per affrontare le sfide quotidiane con i propri cari.
L’inclusione di attività sportive, artistiche e sociali in contesti naturali è pensata per favorire l’interazione e la socializzazione. Inoltre, i ragazzi avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con esperti e operatori che li guideranno nel processo di apprendimento, con l’obiettivo complessivo di sviluppare competenze e autonomie individuali, fondamentali per il loro percorso di vita.
Questo progetto rappresenta quindi un’opportunità concreta per migliorare la qualità della vita dei giovani con autismo e delle loro famiglie, avviando un processo di inclusione reale e duraturo nella società .