Il 2025 si avvicina e, con esso, le trasformazioni che modificheranno il panorama tecnologico e le infrastrutture di storage delle aziende. Le aziende, i fornitori di servizi cloud e i provider di servizi gestiti saranno chiamati a rispondere a sfide e opportunità derivanti da tendenze emergenti nel campo della cybersicurezza, del multi-cloud ibrido, dell’intelligenza artificiale, dell’automazione e delle pratiche sostenibili. Comprendere queste tendenze sarà essenziale per sviluppare strategie efficaci, garantendo una solida preparazione rispetto alla crescente minaccia degli attacchi informatici e alla necessità di ottimizzare i costi operativi.
La cybersicurezza: una priorità fondamentale
Le minacce informatiche stanno crescendo in complessità e frequenza e il 2025 rappresenta un punto cruciale per le aziende che devono affrontare il problema della cybersicurezza. Ransomware e malware continuano a lasciare segni profondi nei sistemi aziendali, evidenziando la necessità di potenziare le difese informatiche. Negli Stati Uniti e in Europa, la legge obbliga le aziende colpite a dichiarare il costo degli attacchi, mostrando l’impatto devastante di una singola breccia. Un caso recente negli Stati Uniti ha visto un’azienda affrontare una perdita addirittura di 2,9 miliardi di dollari, sollecitando un ripensamento sulle pratiche di sicurezza.
Nel contesto del 2025, la protezione dei dati emergente diventa fondamentale. Le tecnologie che supportano il ripristino rapido dei dati e garantiscono la resilienza dello storage saranno decisive. La nuova strategia “recovery-first” sposta il focus dalla semplice protezione alla capacità di recuperare dati in tempi brevi dopo un attacco. Ciò implica che gli endpoint delle reti aziendali debbano godere di una protezione primordiale, migliorando le possibilità di ripristinare rapidamente i dati su una copia sicura e verificata.
Questa evoluzione nella cybersicurezza non è solo una risposta alle minacce, ma una necessità per garantire la continuità operativa delle aziende. Senza misure di protezione adeguate, il rischio di attacchi informatici rimane alto. La capacità di un’azienda di recuperarsi dopo un’incidente informatico diventa quindi l’elemento cruciale per rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione.
Multi-cloud ibrido: flessibilità senza compromessi
Negli ultimi anni, il multi-cloud ibrido è emerso come una delle soluzioni più ricercate dalle aziende. Nel 2025, ci si attende un’ampia diffusione di questo approccio, grazie alla sua capacità di unire i migliori servizi cloud e ottimizzare l’efficienza operativa. Secondo un recente rapporto, il 97% degli operatori IT prevede di adottare strategie multi-cloud entro un anno, segno di una spinta verso una maggiore diversificazione nelle scelte tecnologiche.
Il multi-cloud ibrido non offre solo flessibilità, ma riduce anche il rischio di lock-in a un singolo fornitore, permettendo alle aziende di approfittare di soluzioni personalizzate in base alle loro esigenze specifiche. Con le aziende sempre più alla ricerca dei prodotti e servizi più adatti, l’adozione di una strategia multi-cloud diventa necessaria per garantire efficienza e competitività. Questo approccio permette di combinare servizi da diversi fornitori, ottimizzando costi e performance.
Inoltre, secondo un’indagine, l’83% delle imprese prevede di trasferire carichi di lavoro dal cloud pubblico a quello privato, segnalando una transizione verso sistemi più controllabili e cost-efficient. Operare su cloud privati consente di gestire meglio la spesa, risultato fondamentale in un contesto in cui i costi associati a potenza di calcolo supplementare, in particolare per applicazioni di intelligenza artificiale, possono diventare rapidamente insostenibili.
Intelligenza artificiale: precisione e rilevanza
L’intelligenza artificiale si conferma come uno dei principali protagonisti del futuro tecnologico. Non più solo una tendenza in divenire, nel 2025 l’IA vedrà un’intensificazione della sua applicazione pratica nei vari settori. Ciò che distingue quest’anno dalle altre fasi di sviluppo è un’architettura emergente, il Retrieval-Augmented Generation , capace di elevare le prestazioni delle applicazioni AI. RAG sfrutta dati aziendali pertinenti, fornendo risposte più accurate e contestuali alle richieste degli utenti.
Questa innovazione riduce significativamente il carico per il riaddestramento dei modelli, consentendo alle aziende di utilizzare risorse in modo più efficiente. Tuttavia, il potenziamento dell’IA porta con sé anche la necessità di proteggere le proprietà intellettuali. La gestione sicura dei dati diventa cruciale per mantenere la competitività e proteggere le informazioni sensibili.
Utilizzando un’architettura RAG, le aziende possono sfruttare l’intelligenza artificiale in un ambiente protetto, minimizzando i rischi legati all’utilizzo di strumenti pubblici, dove i dati potrebbero essere vulnerabili a violazioni. La crescente integrazione dell’IA nelle pratiche aziendali sottolinea l’importanza di una strategia di utilizzo che inizi dalla protezione e contenimento dei rischi.
Automazione: una realtà in espansione
L’automazione si sta rivelando un altro ambito chiave di evoluzione per il 2025. Non si tratta solo di applicare l’IA, ma di implementare automazione su larga scala nelle strutture IT esistenti. Secondo recenti stime, entro il 2028 l’80% dei CIO adotterà pratiche di automazione per rimodellare le operazioni aziendali. L’automazione non tocca solo i sistemi tecnologici, ma si estende ai flussi di lavoro, conferendo una maggiore agilità e reattività alle aziende.
L’implementazione dell’automazione sarà cruciale per affrontare diverse sfide contemporanee, come la carenza di professionisti IT, l’aumento dei costi e il bisogno di risposte rapide a minacce automatizzate. Le soluzioni automatizzate abbracciano aree come l’archiviazione, la sicurezza e il cloud computing, contribuendo così alla trasformazione digitale in atto. Un ampio utilizzo dell’automazione aiuterà le aziende a navigare in un contesto sempre più complesso e competitivo.
IT green: rinnovarsi con consapevolezza
Il trend dell’IT green ha guadagnato terreno in modo significativo negli ultimi anni e nel 2025 si prevede che le aziende adotteranno pratiche sempre più sostenibili e a basso impatto ambientale. Questo approccio si combina con l’efficienza economica e rappresenta un’opportunità di risparmio. Innovare in chiave sostenibile non è più soltanto un atto di coscienza ambientale, ma una questione di competitività nel mercato.
Esempi concreti mostrano come l’adozione di tecnologie verde possa portare a risparmi significativi, grazie a scelte strategiche come la riduzione dello spazio occupato dai data center. L’iniziativa E2 di Infinidat ne è una chiara dimostrazione: ottimizzare l’efficienza economica e l’ecosostenibilità non sono più obiettivi separati, ma due facce della stessa medaglia. La spinta verso soluzioni IT che uniscono risparmio e responsabilità ambientale determinerà il futuro delle aziende nel panorama tecnologico del 2025, in un contesto dove la sostenibilità si afferma come una necessità imprescindibile.