Nel cuore di Roma, la protesta per il diritto all’abitare si intensifica. Un gruppo di attivisti ha occupato un’ala dei Fori Imperiali, di fronte al Colosseo, per far sentire la propria voce in un momento cruciale. L’azione si inserisce in un contesto di dibattiti e iniziative organizzate dal Comune di Roma, intitolate “All we need is home”. Questo evento, che si svolge in questi giorni, mette a fuoco l’importanza del diritto all’abitare, affrontando tematiche cruciali legate alla casa e alla sua accessibilità per i cittadini.
Presenza degli attivisti e richieste
Margherita, un’attivista del movimento, ha illustrato l’obiettivo di questa protesta: attirare l’attenzione sulle problematiche abitative della capitale. “Siamo qui proprio in queste ore per far sentire le istanze di chi vive una situazione di precarietà,” ha affermato. L’azione mira a richiamare l’attenzione non solo della cittadinanza, ma soprattutto delle istituzioni – si svolge in concomitanza con un incontro che coinvolge esperti e rappresentanti europei sul diritto all’abitare. L’attivista ha sottolineato che, nonostante le dichiarazioni di intenti da parte dell’amministrazione locale, gli sfratti continuano in maniera costante.
Critiche al Comune e alla gestione del patrimonio pubblico
Il movimento esprime frustrazione nei confronti dell’operato dell’amministrazione romana. “Ci viene detto che c’è un’attenzione per il diritto all’abitare, ma i fatti sono diversi,” ha commentato Margherita, evidenziando la cessione di patrimonio pubblico a privati. Questo fenomeno, secondo gli attivisti, aggrava una situazione già difficile, determinando un aumento della precarietà abitativa. La critica si estende anche alla gestione degli spazi pubblici, che, secondo le loro affermazioni, viene finalizzata a trasformare Roma in una città per eventi di lusso, trascurando la realtà di molte famiglie e giovani che faticano a trovare una casa.
La voce dei giovani e il futuro della capitale
I rappresentanti del movimento hanno messo in luce un aspetto fondamentale: la questione giovanile. “Chi vive in questa città, chi è giovane e cerca un futuro, si sente abbandonato,” segnalano durante la protesta. La loro richiesta di un incontro con le autorità mira a creare un dialogo aperto riguardo alla gestione del diritto all’abitare e alla realtà di chi vive in difficoltà economica. L’intento è chiaro: sensibilizzare la comunità e le istituzioni affinché il diritto alla casa venga considerato una priorità nella pianificazione urbana e nelle politiche pubbliche.
La situazione a Roma sta culminando in un forte contrasto tra esigenze sociali e decisioni politiche, ponendo in evidenza una fissazione esclusivamente orientata all’attrattiva economica della città. L’azione degli attivisti ai Fori Imperiali dimostra come, in nome del diritto all’abitare, la lotta per uno spazio dignitoso nella capitale non sia ancora finita.