Tensioni a Belgrado: studenti bloccano la sede della tv pubblica Rts in una notte di protesta

Tensioni a Belgrado: studenti bloccano la sede della tv pubblica Rts in una notte di protesta

Studenti occupano la Radiotelevisione di Stato a Belgrado in segno di protesta, mentre la polizia interviene per gestire la situazione. Il presidente Vucic promette che gli atti violenti non resteranno impuniti.
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Tensioni a Belgrado: studenti bloccano la sede della tv pubblica Rts in una notte di protesta - Gaeta.it

Diversi gruppi di studenti hanno sollevato proteste nella capitale serba, occupando la sede della Radiotelevisione di Stato nel cuore di Belgrado. L’azione, avvenuta poco prima di mezzanotte, ha visto i manifestanti dichiarare che il blocco continuerà per un totale di 22 ore. Durante questo periodo, i dimostratori hanno stabilito che il personale interno potrà lasciare l’edificio, ma l’entrata rimarrà chiusa per tutti gli altri.

Dettagli sulla protesta e sulla gestione della sicurezza

L’occupazione della sede Rts da parte degli studenti ha rapidamente attirato l’attenzione della polizia, che si è presentata in forze per garantire il flusso in uscita del personale. Tuttavia, la situazione ha preso una piega violenta, quando un gruppo di agenti è stato attaccato. Un poliziotto ha subito una lesione all’occhio e necessità di cure, venendo trasportato in ospedale. Fino a questo momento, non si segnalano altri eventi di particolare rilievo, ma la tensione nella zona rimane palpabile.

La reazione del presidente Vucic

Il presidente serbo, Aleksandar Vucic, non ha tardato a reagire alla situazione. Ha visitato l’agente ferito in ospedale, esprimendo la sua solidarietà. In un post su Instagram, ha dichiarato che gli atti di violenza, come quelli avvenuti nella serata di ieri, non resteranno impuniti. Ha sottolineato che “i violenti pensano che a loro sia tutto consentito,” ma ha assicurato che “risponderanno di ogni atto violento da loro compiuto.” Questo dichiara non solo la posizione rigorosa del governo nei confronti della violenza, ma anche la volontà di affrontare con fermezza eventuali manifestazioni di illegalità.

Espressione di solidarietà in altre città

In un gesto di supporto alle azioni dei colleghi belgradesi, un gruppo di studenti di Novi Sad ha anch’esso bloccato gli ingressi della sede della Radiotelevisione della Voivodina . Questa manifestazione ha evidenziato una rete di solidarietà e coordinamento tra gli studenti di diverse città. Anche a Novi Sad, le forze dell’ordine sono intervenute per monitorare la situazione, segnalando una continua attenzione alla gestione dell’ordine pubblico.

La situazione a Belgrado, insieme alle manifestazioni in altre città, mette in luce questioni più ampie riguardanti il diritto di protesta e la gestione della sicurezza pubblica nel contesto attuale. Mentre la protesta di Belgrado continua, con diverse nuove evoluzioni previste, l’attenzione rimane su come le autorità risponderanno a questi sviluppi e sulle eventuali conseguenze delle azioni degli studenti.

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