Momenti di forte tensione si sono verificati all’Università La Sapienza di Roma, dove i Collettivi studenteschi hanno avuto uno scontro diretto con le forze dell’ordine. La situazione è esplosa durante un corteo che si è mosso dalla facoltà di Giurisprudenza alla facoltà di Economia. I manifestanti, alcuni dei quali hanno subito cariche dalle forze di polizia, avevano organizzato un’assemblea per esprimere le loro posizioni riguardo a temi di rilevanza sociale e politica. Gli eventi si sono intensificati quando la Digos ha bloccato il corteo in una delle vie centrali del campus, portando a scontri e tensioni.
Scontro tra Collettivi e forze dell’ordine
Nella giornata di ieri, i Collettivi studenteschi si erano riuniti fuori dalla facoltà di Giurisprudenza per discutere questioni di maggiore pertinenza sociale e politica. Questa assemblea si è trasformata in un corteo diretto verso la facoltà di Economia, dove alcuni studenti di Azione Universitaria erano presenti in presidio. La situazione si è fatta incandescente quando la Digos ha deciso di intervenire, bloccando il gruppo di manifestanti tra via del Castro Laurenziano e viale Ippocrate. Le forze di polizia hanno cercato di allontanare i manifestanti, portando a scene di confusione e violenza, con alcuni studenti che avrebbero subito colpi durante le cariche di alleggerimento.
I Collettivi, dopo aver sciolto il corteo, hanno optato per un percorso alternativo attorno alla facoltà di Economia, decidendo infine di dirigersi verso piazzale Aldo Moro. Qui era prevista nel pomeriggio un’assemblea cittadina antifascista, a cui hanno partecipato numerosi studenti. Durante il tragitto, i manifestanti hanno lanciato slogan come “Siamo tutte antifasciste” e “Dove sono i camerati”, esprimendo chiaramente la loro opposizione a qualsiasi forma di fascismo presente nell’ambiente universitario.
Le reazioni di Azione Universitaria
Dall’altro lato, gli studenti di Azione Universitaria, un movimento universitario di destra, hanno risposto con cori provocatori durante il loro presidio alla facoltà di Economia. Tra i loro slogan spiccavano frasi come “Fuori i rossi dall’università” e “Il futuro dell’Italia siamo noi”, alludendo chiaramente alla loro visione politica in contrapposizione con quella dei Collettivi. Queste manifestazioni di discordia tra i due gruppi sono diventate simbolo di una frattura sempre più profonda all’interno della comunità universitaria, che riflette le tensioni politiche più ampie nel paese.
In questo contesto, Azione Universitaria ha denunciato gli scontri avvenuti nei giorni precedenti e ha chiamato alla mobilitazione per difendere il proprio spazio all’interno dell’università. Le dichiarazioni di questo gruppo sono state fortemente critiche nei confronti dei Collettivi e dei loro metodi, accusandoli di utilizzare la violenza per creare disagio e tensione tra gli studenti e all’interno delle istituzioni.
Blitz di Extinction Rebellion al Viminale
Nella stessa giornata, un altro evento di protesta ha avuto luogo in piazza del Viminale a Roma, dove gli attivisti di Extinction Rebellion hanno messo in atto un’azione clamorosa. Mentre il mondo universitario affrontava le sue tensioni interne, il gruppo ambientalista ha piantato una serie di tende davanti al Ministero dell’Interno e ha anche scaricato diversi quintali di letame come forma di protesta. Le forze dell’ordine hanno agito prontamente per identificare i manifestanti, riportando la situazione sotto controllo.
Questi due eventi complessi evidenziano non solo le divisioni all’interno della comunità studentesca, ma anche il crescente clima di attivismo sociale che caratterizza la nostra società contemporanea. L’Università La Sapienza si trova così al centro di un dibattito ampio e profondo sulle questioni politiche e sociali che affliggono il paese.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Sofia Greco