Il sistema penitenziario umbro è al centro di un’emergenza sempre più preoccupante, come dimostrano gli eventi violenti che si sono verificati nei giorni di festa, a Spoleto e Terni. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha espresso grande allerta per una situazione che si sta aggrappando a livelli di alta tensione. La mancanza di risposte e interventi adeguati dopo ripetute segnalazioni è diventata motivo di grave preoccupazione per il personale e i detenuti negli istituti.
L’incidente nel carcere di Spoleto
L’episodio di maggiore gravità si è verificato a Spoleto, dove un detenuto marocchino ha causato una serie di incendi nel carcere. Utilizzando una bomboletta e un fornellino, il detenuto ha provocato l’esplosione di una bomboletta all’ingresso della sezione transito. Questa azione ha portato a un incendio che ha reso inagibili due celle, costringendo il personale a intervenire rapidamente. Due agenti di polizia penitenziaria sono rimasti intossicati e hanno dovuto ricevere assistenza medica, venendo dimessi poco dopo. I Vigili del Fuoco, allertati per la situazione, sono intervenuti intorno alle 21:30 per domare le fiamme e garantire la sicurezza all’interno della struttura. Il clima di paura e insicurezza sta diventando quotidiano per chi opera nelle carceri.
Tensioni e atti di violenza a Terni
Non è stata da meno la situazione nel carcere di Terni, dove una rivolta ha portato al devastamento della sezione G da parte di tre detenuti marocchini. Questi individui hanno dato sfogo alla loro violenza rompendo le telecamere e aggredendo un poliziotto con calci e pugni. Nonostante il tentativo di contenere la situazione, uno dei tre ha cercato di fuggire verso l’infermeria. Dopo essere stato bloccato, ha diretto la sua aggressività verso un altro agente, minacciandolo con un vetro appuntito. Questi eventi dimostrano un ambiente carcerario in cui il rischio di violenza e ribellione è in crescita, lasciando agenti e detenuti in una condizione di vulnerabilità .
La denuncia del sindacato
Fabrizio Bonino, segretario per l’Umbria del Sappe, ha denunciato il crescente sconforto che attraversa il corpo di polizia penitenziaria di fronte a una realtà sempre più allarmante. Da tempo, il sindacato ha lanciato appelli per migliorare le condizioni di lavoro all’interno delle carceri, segnalando che molte richieste sono rimaste senza risposta. I problemi di sovraffollamento, mancanza di personale e situazioni di stallo burocratico hanno reso i penitenziari umbri un luogo critico, dove la sicurezza non è garantita e dove gli agenti di polizia devono affrontare quotidianamente situazioni di emergenza. La situazione attuale richiede interventi immediati per prevenire un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita dentro le strutture carcerarie.
Le autorità dovranno fare presto i conti con una realtà penitenziaria che necessita di cura e attenzione, prima che la situazione degeneri ulteriormente e che nuovi eventi critici possano colpire senza preavviso.
Ultimo aggiornamento il 1 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano