Un nuovo episodio di danneggiamento contro un autovelox ha preso luogo nella notte tra giovedì e sabato a riese pio x, in provincia di treviso. Il dispositivo era già stato preso di mira circa un anno fa. Questa volta, l’intervento dei sistemi di sicurezza ha impedito che il sabotaggio andasse a buon fine. Le autorità stanno ora esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza per individuare i responsabili.
Il precedente episodio di danneggiamento a riese pio x e la notorietà dell’autore
L’autovelox di via kennedy a riese pio x era già stato distrutto con un metodo simile circa dodici mesi fa. Quel primo gesto aveva suscitato attenzione, anche sui social network, dove qualcuno aveva visto in chi aveva agito un personaggio simile a un “novello zorro”, ovvero un sabotatore che sfida apertamente la legge per ragioni mai chiarite del tutto. L’episodio aveva alimentato discussioni in città, tra chi riteneva ingiusto il controllo della velocità e chi invece rimaneva favorevole alla presenza del dispositivo per la sicurezza.
Le azioni di questo tipo non sono mai prive di conseguenze legali, tuttavia, il primo episodio non aveva avuto un successo immediato nel far arrestare i responsabili. L’attenzione mediatica, però, aveva aumentato la vigilanza della zona e ha portato all’installazione di un sistema di allarme.
Il nuovo tentativo di tagliare il palo dell’autovelox e l’attivazione del sistema di sicurezza
Nella notte dell’ultimo giovedì, uno o più individui hanno cercato di segare il palo dell’autovelox con una smerigliatrice angolare, chiamata anche “flessibile”. Anziché riuscire a distruggere completamente la struttura, i malviventi hanno attivato accidentalmente un allarme dopo aver iniziato a tagliare la base del palo. Questo dispositivo di sicurezza ha fatto scattare immediatamente un segnale acustico che ha costretto i presenti a desistere e abbandonare il tentativo.
Il palo, manomesso ma non caduto, è stato rapidamente messo in sicurezza dai vigili del fuoco. Il loro intervento ha evitato che la struttura pericolante potesse causare incidenti o danni ulteriori. Il fatto che la manomissione sia stata interrotta in tempo e che il palo rimanga ancora in piedi è un elemento rilevante per le indagini in corso.
L’intervento delle forze dell’ordine e l’analisi delle immagini di videosorveglianza
Dopo il tentativo fallito, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia locale per raccogliere prove e testimonianze. L’area di via kennedy è monitorata da diverse telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, il cui materiale video è già al vaglio degli investigatori. Questi stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’azione notturna e identificare le persone coinvolte.
La presenza dell’impianto di sicurezza ha dimostrato l’utilità del sistema di allarme e delle apparecchiature di registrazione, poiché hanno permesso un intervento tempestivo e offrono indizi preziosi per l’accertamento dei fatti. Le autorità investiranno maggiore attenzione sul territorio per evitare futuri danni e garantire la sicurezza dei dispositivi stradali, fondamentali per regolare il traffico e la velocità dei veicoli.