Teramo: aggressioni nel carcere, tensioni crescenti e richieste di intervento urgente

Teramo Aggressioni Nel Carcer Teramo Aggressioni Nel Carcer
Teramo: aggressioni nel carcere, tensioni crescenti e richieste di intervento urgente - Gaeta.it

I disordini presso la casa circondariale di Teramo tornano alla ribalta, evidenziando le problematiche persistenti all'interno del sistema penitenziario abruzzese. Recenti episodi di violenza hanno coinvolto il personale della Polizia Penitenziaria, suscitando preoccupazione tra i sindacati del settore e gli esperti di sicurezza. Il segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Giuseppe Pallini, ha reso noto che due agenti sono stati aggrediti da detenuti, rinnovando così l'appello per un intervento decisivo da parte delle istituzioni competenti.

Aggressione a Teramo: i dettagli dell'episodio

L'attacco nei locali del carcere

Martedì scorso, due membri del personale di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da due detenuti siciliani all'interno della casa circondariale di Teramo. Secondo quanto riportato da Pallini, l'aggressione è avvenuta in modo improvviso e per motivi considerati futili. I due fratelli detenuti hanno manifestato la propria insoddisfazione per non essere stati trasferiti in un altro reparto dell'istituto. Uno dei due detenuti, autorizzato all'uso di una stampella a causa di problemi di deambulazione, ha usato l'oggetto per colpire il personale.

A seguito dell'aggressione, gli agenti colpiti sono stati subito trasportati al pronto soccorso dell'ospedale locale, dove hanno ricevuto le cure necessarie e sono stati dimessi con una prognosi di quindici giorni. La gravità di questo episodio non deve essere sottovalutata, poiché evidenzia le difficoltà quotidiane affrontate dagli operatori del settore penitenziario.

La voce dei sindacati: richieste di maggiore protezione

Il segretario del SAPPE, Giuseppe Pallini, ha espresso profonda solidarietà ai colleghi aggrediti, sottolineando che l'episodio rappresenta solo l'ultimo di una lunga serie di aggressioni che evidenziano la crescente tensione all'interno delle carceri abruzzesi. Secondo Pallini, la situazione attuale è insostenibile e richiede misure drastiche per garantire la sicurezza del personale. Ha descritto l'aggressione come un affronto alla Nazione, avvenuta mentre i detenuti sono sottoposti a un processo di risocializzazione, che sembra non tenere in considerazione il rispetto delle regole.

Il messaggio del sindacato fa eco a un problema più ampio che coinvolge il sistema penitenziario italiano, dove episodi di violenza contro gli agenti di polizia penitenziaria sembrano diventati sempre più comuni e normali. Gli agenti, secondo i dati forniti, stanno vivendo una situazione in cui gli attacchi diventano una triste routine.

L'appello di Donato Capece: soluzioni urgenti per un sistema in crisi

La denuncia di una situazione insostenibile

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha denunciato l'assenza di attenzione da parte delle istituzioni nei confronti delle aggressioni subite dai membri del personale di polizia penitenziaria. Durante un'intervista, Capece ha evidenziato come, a differenza di altre forze dell'ordine, gli agenti penitenziari non ricevano il giusto riconoscimento e supporto che dovrebbe accompagnare il loro duro lavoro. Ha ironicamente lamentato il fatto che le dichiarazioni di solidarietà e i riconoscimenti istituzionali si siano concentrati su altri eventi violenti, lasciando in ombra le difficoltà che affrontano quotidianamente coloro che operano nei penitenziari.

Richieste per un cambiamento reale

Capece ha lanciato un appello diretto ai vertici del Ministero della Giustizia e al DAP, chiedendo misure concrete per affrontare la violenza nei confronti del personale penitenziario. La richiesta si concentra in particolare sull'applicazione dell'articolo 14 bis dell'Ordinamento Penitenziario, ritenuta cruciale per gestire i detenuti violenti. Il sindacato sollecita, inoltre, forniture di strumenti adeguati per la protezione del personale, considerato essenziale per garantire la loro sicurezza nelle operazioni quotidiane.

Le parole di Capece non lasciano dubbi sulla necessità di un cambiamento radicale all'interno del sistema penitenziario. Con oltre 1.700 aggressioni registrate nel solo 2024 e un numero crescente di casi di violenza, appare chiaro che senza un'opera di efficace riforma e sostegno istituzionale, il problema è destinato a persistere, esponendo i membri della Polizia Penitenziaria a situazioni di crescente pericolo.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *