Terra Felix: Un progetto per la collettività di Napoli e della Campania

Terra Felix: Un progetto per la collettività di Napoli e della Campania

Il progetto “Terra Felix” a San Giorgio a Cremano restituisce terreni confiscati alla comunità, promuovendo legalità e occupazione giovanile attraverso iniziative come la produzione di olio extravergine sociale.
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Terra Felix: Un progetto per la collettività di Napoli e della Campania - Gaeta.it

Il progetto Terra Felix rappresenta un’importante iniziativa per la comunità di San Giorgio a Cremano, ma il suo impatto si estende anche a Napoli e all’intera regione Campania. Questa vasta area di terreno, confiscata per abusi edilizi, è stata restituita alla collettività e rappresenta un simbolo di legalità e opportunità. Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha visitato il sito, sottolineando l’importanza del recupero di terreni sottratti all’illegalità.

Il valore del recupero dei beni confiscati

Durante la sua visita a Terra Felix, il Ministro Abodi ha evidenziato che è possibile recuperare questi spazi in tempi relativamente brevi. Ripristinare le aree confiscate, restituendole alla comunità, non solo significa combattere l’abusivismo edilizio, ma anche reintegrare queste terre nella vita sociale ed economica della zona. “È un modo per dimostrare la presenza dello Stato”, ha sottolineato Abodi, auspicando un maggiore coinvolgimento delle associazioni locali. Questi spazi possono essere trasformati con nuove funzioni utili per i cittadini, sempre rispettando i principi di legalità.

Il coinvolgimento delle associazioni del territorio è cruciale. Queste realtà possono contribuire a sviluppare progetti che favoriscano la partecipazione attiva dei giovani e degli abitanti, creando occupazione e coesione sociale. Il recupero dei beni confiscati diventa così un esempio di impegno collettivo, dove la comunità reinterpreta il proprio rapporto con il proprio territorio.

L’iniziativa dell’olio extravergine sociale

Uno dei risultati tangibili di questa iniziativa è la produzione del primo olio d’oliva extravergine “sociale”, presentato a Villa Bruno. Questo progetto ha visto il coinvolgimento di circa trenta giovani, con età inferiore ai 35 anni, che hanno partecipato attivamente alla raccolta delle olive. Questo tipo di intervento non solo promuove l’occupazione giovanile, ma incoraggia anche la valorizzazione delle risorse locali.

Le olive raccolte sono state portate presso un frantoio dell’area vesuviana, dove sono state sottoposte al processo di frangitura e imbottigliamento. Questo prodotto, quindi, non rappresenta solo un’alternativa economica, ma diventa il simbolo di un nuovo modello di sviluppo sostenibile e consapevole. Durante l’incontro, il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, e Francesco Micera, presidente dell’associazione Callysto, hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendone il valore sociale e culturale.

Un futuro per la comunità e il territorio

L’iniziativa Terra Felix può avere un impatto duraturo sulla comunità, creando occasioni di sviluppo e crescita. L’idea di restituire beni confiscati alla collettività serve a rafforzare il legame tra cittadini e territorio, stimolando la partecipazione attiva di tutti. Ancor più, rappresenta un segno tangibile di riscatto per una zona che ha sofferto dell’illegalità per troppo tempo.

Il percorso di riqualificazione di questi spazi richiede la collaborazione di diverse istituzioni e associazioni, che possono lavorare insieme per realizzare progetti sostenibili. Questa nuova visione si allinea perfettamente con le aspirazioni della comunità, portando avanti un messaggio di legalità e collaborazione.

Terra Felix, quindi, non è solo un progetto per recuperare un terreno; è un simbolo di speranza e di possibilità per una Campania che desidera guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

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