Il Terra Madre Salone del Gusto si è recentemente svolto a Torino, attirando l’attenzione di circa 300.000 visitatori da tutto il mondo. Questo evento, considerato il raduno principale del movimento Slow Food, sottolinea l’importanza delle politiche alimentari sostenibili e di qualità. Durante i cinque giorni di incontro, agricoltori, chef ed esperti di scienze alimentari provenienti da 120 Paesi hanno avuto l’opportunità di scambiarsi idee e discutere il futuro dell’alimentazione globale.
La Carinzia e il Nuovo Presidente di Slow Food
Un focus particolare è stato riservato alla partecipazione di Slow Food Carinzia, che ha incantato non solo il pubblico ma anche il nuovo presidente di Slow Food, Edward Mukiibi. Questo è stato il primo incontro di Mukiibi con l’agricoltura e la cultura alimentare carinziana, un’esperienza che lo ha profondamente impressionato. In particolare, ha avuto modo di assaporare due nuovi Presìdi Slow Food: la pecora plezzana e il grano saraceno, che rappresentano il patrimonio agroalimentare della regione.
La Carinzia è stata pioniera nell’essere riconosciuta come “Slow Food Travel destination“, un’etichetta insignita per la capacità della regione di coniugare l’esperienza turistica con la filosofia Slow Food. Attualmente, tre destinazioni godono di questo titolo: l’Alpe Adria, che esalta i sapori tradizionali delle valli Lesachtal e Gailtal, la Carinzia Centrale, dove l’eccellenza gastronomica si unisce all’artigianato, e la Valle Lavanttal nella parte orientale. Questi luoghi rappresentano non solo un’attrazione turistica, ma anche un modello di sostenibilità e qualità della vita.
Slow Food Travel: Un’Esperienza Gastronomica Unica
Il programma Slow Food Travel si propone di far conoscere ai turisti la ricchezza della cultura culinaria carinziana, dalle antiche ricette ai prodotti tipici. L’approccio non è solo informativo, ma anche esperienziale, permettendo ai visitatori di lavorare a stretto contatto con i produttori locali. Un aspetto distintivo di questo programma è la riscoperta di tradizioni gastronomiche locali, che simboleggiano l’identità culturale della Carinzia.
Le esperienze offerte variano da quelli di panificazione, durante i quali i partecipanti possono imparare a fare il famoso dolce carinziano “Reindling”, fino alla produzione di burro e formaggio. Scoprire le proprietà delle erbe selvatiche di montagna e partecipare a corsi di cucina sono solo alcune delle opportunità per vivere a pieno il patrimonio gastronomico locale. Per esempio, il prossimo 22 ottobre, un corso di cucina al ristorante Leiten di Klagenfurt permetterà ai partecipanti di riappropriarsi delle tecniche culinarie legate all’agnello biologico.
Inoltre, il 31 ottobre e l’8 novembre si svolgeranno attività per scoprire le radici commestibili della stagione autunnale, arricchendo ulteriormente l’offerta del programma Slow Food Travel. Queste esperienze non solo educano i partecipanti ma favoriscono anche una nuova consapevolezza sui temi della sostenibilità e della tradizione.
Prospettive Sostenibili per il Futuro
La rete di partner coinvolti nel programma Slow Food Travel si impegna a promuovere un’alimentazione consapevole, basata sulla valorizzazione della stagionalità e della produzione artigianale. Questa visione si allinea perfettamente con l’obiettivo di Slow Food: sensibilizzare il pubblico sulla qualità degli alimenti e sulla loro provenienza, contribuendo così a un sistema alimentare più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Questa iniziativa non è solo un’opportunità per i turisti, ma rappresenta anche un modello da seguire per altre regioni che desiderano sviluppare un mercato gastronomico autentico e responsabile. Attraverso esperienze pratiche, i visitatori hanno l’opportunità di tornare a casa con una comprensione più profonda del valore del cibo e delle pratiche agricole che lo alimentano.
Raggiungere la Carinzia: Facile e Accessibile
Per chi desidera esplorare la Carinzia e le sue offerte gastronomiche, le opzioni di trasporto sono varie e accessibili. Le distanze sono relativamente brevi per i viaggiatori provenienti da città italiane come Venezia, Bologna e Milano, con tempi di percorrenza che vanno dalle 2 ore e mezza alle 6 ore e 30 in auto o in treno. Queste possibilità di accesso facilitano il turismo nella regione, contribuendo a posizionare la Carinzia come una meta preferita per coloro che cercano esperienze culinarie autentiche e sostenibili.
La Carinzia, attraverso il suo impegno per la qualità e la sostenibilità, si afferma come un punto di riferimento nel panorama gastronomico europeo, continuando a promuovere pratiche che celebrano la tradizione e il rispetto per l’ambiente.
Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Sara Gatti