Mercoledì scorso, un intervento dei carabinieri ha portato alla denuncia di tre uomini originari della provincia di Napoli, accusati di tentata truffa aggravata in concorso. La situazione si è sviluppata pochi giorni fa quando, su richiesta di un intervento urgente al numero 112, è emersa la segnalazione di un raggiro tentato ai danni di una donna di 67 anni. L’autore dell’inganno si era spacciato per carabiniere, cercando di sfruttare la sua falsa identità per trarre in inganno la vittima.
L’intervento dei carabinieri
La segnalazione ha immediatamente attivato i militari dell’Arma, che si sono messi in moto per localizzare il sospetto. Le forze dell’ordine, in particolare l’aliquota radiomobile di Terracina, hanno avviato una serie di controlli nella zona. Queste operazioni hanno dato rapidamente i loro frutti. Gli agenti sono riusciti a identificare un’utilitaria con a bordo tre uomini, procedendo al controllo del veicolo.
I carabinieri, sempre in allerta in situazioni di emergenza come questa, hanno messo in atto tutte le procedure necessarie per convalidare la segnalazione e garantire la sicurezza della cittadinanza. I sospetti sono stati bloccati e sottoposti a interrogatori per raccogliere informazioni sul loro coinvolgimento nel tentativo di truffa. È emerso che i tre uomini non erano affatto estranei alla criminalità e stavano per completare un raggiro ben orchestrato.
Analisi del veicolo e degli indagati
Durante il controllo, i carabinieri hanno scoperto che il veicolo impiegato dai tre uomini era stato noleggiato da una società con sede in Campania, un indicativo importante per le indagini. Ulteriori controlli hanno rivelato che il conducente era sprovvisto di patente di guida, che non aveva mai conseguito. Questo aspetto ha complicato ulteriormente la situazione legale dei tre indagati, già coinvolti in un reato grave.
A ulteriore conferma del sospetto di una pianificazione criminale, i carabinieri hanno sequestrato i telefoni cellulari degli indagati. Questi dispositivi sono ora oggetto di approfondimenti investigativi, tali da poter rivelare altri dettagli sulla loro attività illecita e sulle possibili complicità in altri raggiri. Tali pratiche hanno evidenziato l’importanza della tecnologia nel contrasto alla criminalità e nella raccolta di prove concrete.
Provvedimenti e conseguenze legali
A causa degli elementi raccolti durante l’operazione, i tre uomini sono stati denunciati in stato di libertà per tentata truffa aggravata in concorso. Inoltre, il conducente dell’utilitaria ha ricevuto un ulteriore capo d’accusa per guida senza patente, aggravato dato che aveva già commesso lo stesso reato negli ultimi due anni. Questo evidenzia quanto siano gravi le conseguenze legali che possono derivare da comportamenti illeciti ripetuti, portando a sanzioni più severe.
Non solo è stata avviata una denuncia penale, ma ai tre è stato anche notificato un foglio di via obbligatorio, emesso dalla Questura di Latina. Questo provvedimento impone loro di lasciare il territorio e non farvi ritorno senza un’esplicita autorizzazione. Un chiaro segnale dell’impegno delle autorità nel mantenere l’ordine pubblico e proteggere i cittadini da attività criminali. Il caso di Terracina sottolinea l’importanza della prevenzione e dell’intervento immediato delle forze dell’ordine contro le truffe, sorvegliando continuamente per la sicurezza della comunità .
Ultimo aggiornamento il 6 Febbraio 2025 da Armando Proietti