Terremoto di Amatrice: 8 anni fa la scossa devastante di magnitudo 6.0 che sconvolse il cuore d’Italia

Terremoto di Amatrice: 8 anni fa la scossa devastante di magnitudo 6.0 che sconvolse il cuore d’Italia

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Sono trascorsi esattamente otto anni dal devastante terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto 2016, con Amatrice come simbolo principale della tragedia. Quella notte, la terra tremò violentemente per circa 20 secondi, radendo al suolo interi comuni e causando 299 vittime, di cui 239 ad Amatrice. Il terremoto ha lasciato profonde cicatrici non solo nelle infrastrutture, ma anche nelle vite delle persone colpite.

Negli anni successivi, la ricostruzione è stata lenta e piena di difficoltà, ma negli ultimi tempi si è registrata una accelerazione significativa. Al 2024, sono state approvate oltre 20.000 richieste di contributi per la ricostruzione privata, per un totale di circa 9 miliardi di euro, e circa 11.000 cantieri sono stati portati a termine. Nonostante ciò, il percorso è ancora lungo, e molte zone restano ancora devastate.

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In occasione dell’anniversario, si sono tenute commemorazioni per onorare le vittime e riflettere sui progressi della ricostruzione. Il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha sottolineato l’importanza di un impegno costante per evitare lo spopolamento delle aree colpite e per attrarre nuove generazioni, così da garantire un futuro a questi territori. Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha chiesto scusa per i ritardi iniziali, riconoscendo che solo di recente c’è stato un vero “cambio di passo”

Il terremoto del 24 agosto 2016, con magnitudo 6.0, causò 299 morti, di cui 239 solo ad Amatrice. Oltre alle vittime, ci furono centinaia di feriti e circa 41.000 sfollati, che dovettero abbandonare le loro case distrutte. L’area colpita, che si estendeva per 8.000 km² e comprendeva 138 comuni distribuiti tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, subì danni devastanti, con migliaia di edifici residenziali e commerciali completamente distrutti o resi inagibili.

Il costo complessivo dei danni è stato stimato intorno ai 14,5 miliardi di euro, una cifra che riflette l’enorme impatto materiale del sisma. Negli anni successivi, la ricostruzione è stata lenta e complicata, anche a causa della burocrazia. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrata un’accelerazione significativa: sono stati completati circa 11.364 cantieri su oltre 20.000 autorizzati. Nonostante questo progresso, molte zone attendono ancora il completo ripristino delle infrastrutture.

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