Terremoto in Calabria: scossa di magnitudo 5.0 avvertita in tutta la regione senza danni

Terremoto in Calabria: scossa di magnitudo 5.0 avvertita in tutta la regione senza danni

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Terremoto in Calabria: scossa di magnitudo 5.0 avvertita in tutta la regione senza danni - Gaeta.it

Un forte terremoto ha colpito la Calabria, suscitando apprensione tra i residenti di tutto il territorio. La scossa, avvenuta giovedì 1 agosto alle 21.43, ha avuto epicentro nei pressi di Pietrapaola, nel Cosentino, e si è fatta sentire in diverse regioni italiane, portando alla mobilitazione immediata delle autorità. Fortunatamente, non si segnalano feriti o danni rilevanti, ma la popolazione ha reagito con preoccupazione, scendendo in strada per paura di repliche.

Dettagli del sisma nella provincia di Cosenza

La provincia di Cosenza è stata teatro di un evento sismico che ha raggiunto una magnitudo di 5.0, con epicentro situato a soli 3 chilometri da Pietrapaola e a una profondità di 21 chilometri. Questo terremoto ha generato una serie di scosse di assestamento che hanno mantenuto alta l’attenzione e la preoccupazione tra gli abitanti. Il fenomeno sismico è stato avvertito non solo in Calabria ma anche in parti delle province pugliesi di Taranto e Brindisi, estendendosi fino a manifestazioni di paura in Campania e nell’estremo nord della Sicilia, come segnalato attraverso i social network da alcuni utenti messinesi.

La vibrazione è stata percepita in diversi comuni, creando un certo allarmismo. Tuttavia, le strutture di emergenza si sono attivate prontamente per monitorare la situazione, e fin da subito si è proceduto a verificare l’impatto del sisma. Il sindaco di Pietrapaola, Manuela Labonia, ha confermato che le prime verifiche non hanno rilevato danni significativi, rimarcando un clima di tranquillità nonostante la reazione istintiva della popolazione.

Reazioni delle autorità locali

Le istituzioni locali hanno subito dato una risposta forte e coordinata riguardo alla situazione. A Cosenza, il sindaco Franz Caruso ha comunicato che la scossa era stata percepita in modo meno intenso rispetto ad altre aree, rassicurando i cittadini sull’assenza di emergenze. Nella sua dichiarazione, ha sottolineato che è stata un’esperienza di “tanta paura“, ma anche di “comprensibile preoccupazione“, confermando che non vi erano situazioni critiche da affrontare.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha anch’esso descritto il clima di angoscia che si era diffuso nel territorio. La Protezione Civile della Calabria ha attivato la sua macchina operativa, collaborando con i Vigili del Fuoco e altre unità per il monitoraggio e l’assistenza; sono stati svolti controlli a tappeto per garantire la sicurezza dei cittadini. In una fase successiva, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha convocato l’Unità di crisi per una riunione con le autorità locali, mirata a consolidare le azioni di verifica e assistenza, per far fronte a qualsiasi necessità.

Unità di crisi e monitoraggio

La convocazione dell’Unità di crisi da parte del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha rappresentato un passo fondamentale nella gestione delle conseguenze del sisma. Questa riunione ha visto il coinvolgimento di rappresentanti delle autorità locali e delle strutture operative di emergenza, con l’obiettivo di valutare lo stato delle cose e coordinare le azioni necessarie.

Durante l’incontro, è stato deciso di intensificare il monitoraggio delle aree colpite dal sisma per garantire la sicurezza della popolazione locale e prevenire eventuali danni attraverso pratiche di gestione del rischio. Le autorità hanno proseguito nel raccogliere dati sulle scosse di assestamento e sull’eventuale necessità di attivare ulteriori misure precauzionali. Il convincimento generale è che il territorio calabrese, pur abusando di eventi naturali come i terremoti, si trovi in una comunità preparata e resiliente, capace di affrontare l’emergenza con serietà e determinazione. La collaborazione tra le istituzioni e la popolazione è stata cruciale per mantenere la calma e garantire la sicurezza nei momenti immediatamente successivi al sisma.

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