Un forte terremoto ha colpito il Tibet e alcune aree del Nepal, riportando un bilancio tragico di vittime e danni ingenti. Con sentenze ufficiali emesse da enti di monitoraggio sismico, le autorità hanno iniziato a gestire l’emergenza attraverso operazioni di soccorso e aiuti. La comunità internazionale è rimasta colpita dalla devastazione e diverse figure di rilievo, tra cui il Dalai Lama, hanno espresso il loro cordoglio.
Il bilancio del sisma e le sue conseguenze
Nel cuore della devastazione, il terremoto ha fatto registrare almeno 95 vittime nel Tibet, originando un grande dolore nei familiari delle persone decedute e in tutta la comunità . La magnitudo inizialmente stimata a 6,8 è stata ulteriormente rivista a 7,1 gradi da svariati istituti di monitoraggio, inclusi quelli statunitensi. L’epicentro si è registrato nel cantone di Dingri, non distante dal confine con il Nepal, un’area già nota per la sua vulnerabilità sismica. Danni significativi non si limitano solo alle vite umane, ma riguardano anche le infrastrutture, molte delle quali sono andate distrutte.
Il Governo locale ha descritto la situazione come “molto grave,” evidenziando la necessità di organizzare aiuti d’emergenza. Le condizioni climatiche rigide rappresentano una ulteriore sfida per le operazioni di soccorso, dato che la regione è colpita da temperature fredde che complicano notevolmente le operazioni.
Operazioni di soccorso attive nel territorio colpito
Le operazioni di soccorso sono già in corso, come mostrato dalle trasmissioni delle televisioni cinesi. Le immagini rivelano i soccorritori che lavorano incessantemente tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti e nel tentativo di soccorrere i feriti. Circa 130 persone hanno riportato lesioni gravi e il bilancio potrebbe risultare più pesante man mano che il lavoro di verifica sui danni prosegue. I soccorritori stanno cercando di stabilire rapidamente un sistema di assistenza per i sopravvissuti, che sarà cruciale per garantire la loro sicurezza e il loro benessere.
Alla luce di questa difficile realtà , il presidente cinese Xi Jinping ha fatto un appello formale affinché vengano mobilitate le risorse necessarie per rafforzare le operazioni di soccorso e di ricerca. La risposta veloce ed efficace del governo potrebbe rivelarsi essenziale per salvare altre vite e limitare ulteriori tragedie.
Impatti collaterali in Nepal e reazioni internazionali
Il terremoto ha sentito i suoi effetti anche in Nepal, in particolare nelle aree circostanti il campo base dell’Everest, un luogo molto frequentato da alpinisti e turisti. La scossa è stata avvertita anche nella capitale Katmandu, creando paura e confusione tra la popolazione. La regione himalayana si trova lungo una delle linee di faglia più attive del mondo, risultando suscettibile a eventi sismici di questo tipo.
Il pensiero degli eventi passati, come quello del 2015 quando un terremoto devastante colpì il Nepal, rimane vivido nella memoria collettiva. Quell’evento portò a perdite enormi, con quasi 9.000 morti e oltre 22.000 feriti. La comunità globale sta già offrendo il proprio supporto, mentre governi ed organizzazioni umanitarie si preparano a intervenire.
Reazioni dal mondo e il cordoglio del Dalai Lama
La tragedia non è passata inosservata a livello internazionale. Un messaggio particolarmente toccante è arrivato dal Dalai Lama, che ha espresso il suo profondo rammarico per il dolore provocato dalle perdite umane e dai danni. Il leader tibetano ha dichiarato: “Offro la mia preghiera a tutti coloro che hanno perso la vita,” evidenziando l’importanza della solidarietà in un momento così critico.
Anche il presidente russo Vladimir Putin ha raggiunto la comunità internazionale con un messaggio di condoglianze, contattando il presidente cinese per esprimere la sua vicinanza in questo doloroso frangente. Le espressioni di solidarietà proseguono da varie parti del mondo, sottolineando come eventi simili possano unire le persone al di là delle frontiere e delle culture.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Francesco Giuliani