Un grave fatto di cronaca ha scosso la tranquilla città di Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Un giovane di 25 anni, di origine marocchina e senza fissa dimora, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ragazza di appena 14 anni. Le accuse si aggravano ulteriormente poiché sono state riconosciute anche la cessione di sostanze stupefacenti e l’età minorile della vittima. Il giovane sarà trasferito presso il carcere di Montacuto di Ancona, mentre gli inquirenti proseguono nelle indagini per ricostruire l’accaduto.
Un’inquietante serata estiva
La sera di mercoledì scorso, la 14enne, in compagnia di un’amica di 16 anni, aveva deciso di trascorrere una serata al mare, nel lungomare sud Piermanni. Le due giovani, emulando la spensieratezza tipica dell’estate, si erano recate in uno degli chalet presenti lungo la spiaggia. Tuttavia, la loro serata di svago ha preso una piega tragica dopo l’una di notte, quando hanno lasciato il locale prima del previsto, in attesa dell’arrivo del nonno della 16enne.
Hanno così incontrato il 25enne accusato di violenza, il quale ha fatto avanzare un’offerta di droga, tentando dunque di avvicinarsi alle ragazze. Nonostante l’accenno d’allerta da parte della giovane, la situazione è sfuggita al controllo. I tre si sono spostati a piedi, percorrendo un lungo tragitto fino al bar Broadway, dove hanno consumato alcolici; la 14enne ha bevuto un cocktail, mentre l’amica ha prudentemente rifiutato. Questa scelta, sebbene sagace, non ha potuto prevenire la drammatica escalation della serata.
Ricostruzione dell’abuso e chiamata ai soccorsi
Dopo la sosta al bar, il gruppo ha proseguito verso una zona meno frequentata, precisamente la pista ciclabile del Castellaro. Qui, il giovane di origine marocchina e la 14enne si sono allontanati, inizialmente senza destare sospetti. Nel frattempo, l’amica ha avvertito una crescente preoccupazione per l’assenza della ragazza, iniziando a chiamarla ripetutamente. Quando non ha avuto risposta, la giovane ha accettato il rischio e si è messa a cercarla.
La ricomparsa delle due ragazze ha segnato un momento cruciale; in breve tempo, la 14enne ha confidato all’amica le terribili esperienze subite. La necessità di aiuto è diventata immediatamente evidente e sono state chiamate le autorità competenti. Una pattuglia dei carabinieri ha raggiunto le giovani, per poi accompagnare la vittima al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Alta, dove l’atto di cura è avvenuto con l’attivazione del codice rosa, ovvero un protocollo che gestisce i casi di violenza sulle donne.
Gli sviluppi delle indagini e reazioni della comunità
Nella successiva giornata, oltre agli indispensabili accertamenti medici, gli inquirenti hanno interrogato l’amica della 14enne per ricostruire in parte l’accaduto. In un clima di profondo rispetto e protezione, la vittima è stata ascoltata in modalità protetta alla presenza di una psicologa. Nel contempo, il presunto aggressore è stato identificato e, a seguito delle dichiarazioni, il fermo per violenza sessuale è diventato praticamente immediato.
Questo episodio di violenza si aggiunge a un triste precedente che ha colpito Civitanova Marche solo un mese fa, dove due ragazze, dopo una serata simile, avevano subito un’inquietante aggressione in un appartamento da parte di due giovani. L’eco di tali eventi ha suscitato un forte allarme sociale, spingendo il sindaco Fabrizio Ciarapica a esprimere la sua profonda indignazione, ma allo stesso tempo a rassicurare i cittadini sulla sicurezza della città.
Riportare ordine e serenità dopo episodi tanto violenti risulta ora una priorità non solo per le forze dell’ordine, ma anche per l’intera comunità civitanovese, che si trova a fronteggiare questa terribile realtà.