Nella notte del 13 novembre 2024, i residenti di Torino hanno vissuto attimi di paura a causa di un’esplosione avvenuta tra piazza Sofia e via Cravero. Alle 4:15 circa, un forte boato ha scosso i quartieri circostanti, segnalando l’ultima azione di un gruppo di malviventi che ha preso di mira il bancomat della filiale Unicredit. Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di furti con esplosivo, che hanno visto la stessa tecnica essere utilizzata in diverse occasioni negli ultimi mesi in tutta la provincia.
La tecnica della marmotta: un metodo temuto
La modalità utilizzata dai ladri è nota come “tecnica della marmotta”, una strategia che prevedere l’inserimento di ordigni esplosivi all’interno del meccanismo di erogazione dei contanti. Questo tipo di attacco è progettato per provocare un’esplosione controllata, in modo da accedere rapidamente ai soldi custoditi nel bancomat. Nonostante la precisione del metodo, i dettagli circa l’effettivo ammontare del bottino rimangono incerti al momento, dato che gli investigatori devono ancora accertare se i ladri siano riusciti a portar via denaro.
L’esplosione ha innalzato una risposta immediata da parte dei residenti, che hanno contattato le forze dell’ordine. In breve tempo, carabinieri e polizia locale hanno raggiunto il luogo dell’accaduto, delimitando l’area per garantire la sicurezza pubblica e avviare i rilievi necessari. Questi ultimi vengono effettuati con attenzione, in particolare per raccogliere elementi utili all’identificazione degli autori e alla ricostruzione della dinamica degli eventi.
Un escalation di furti e attacchi simili
Questo evento criminale non si è rivelato isolato. Sempre nella stessa notte, un altro attacco ha interessato la filiale della BBC Bene Banca a None, dove una potente esplosione ha distrutto la facciata dell’istituto. Le forze dell’ordine, attualmente impegnate in entrambe le situazioni, stanno valutando eventuali legami tra i due attacchi. La similitudine dei metodi utilizzati ha alimentato le preoccupazioni della popolazione e degli agenti di polizia circa un possibile aumento della violenza e della pericolosità di tali crimini.
La reiterazione di episodi di questo tipo in un periodo ravvicinato sta suscitando ansia tra i cittadini, spingendo le autorità a prendere misure più incisive per arginare la situazione. Le forze dell’ordine sono ben consapevoli che la sicurezza dei residenti è prioritaria e stanno intensificando le operazioni di vigilanza sugli sportelli bancari, nella speranza di scoraggiare i futuri attacchi.
Le reazioni delle autorità e il futuro della sicurezza
In risposta a questi eventi inquietanti, il corpo delle forze di polizia ha avviato un controllo sistematico sulle filiali bancarie della città e dei dintorni. L’obiettivo di queste misure è multifacettato: non solo garantire la sicurezza dei cittadini, ma anche proteggere gli istituti di credito da attacchi simili. Le autorità stanno esaminando attentamente le tecnologie e le strategie di sorveglianza esistenti, con un occhio di riguardo verso l’implementazione di sistemi di allerta rapidi e l’uso di pattuglie più frequenti.
La comunità non si sente al sicuro, e il timore di ulteriori esplosioni continua a serpeggiare tra i torinesi. Le autorità sono consapevoli che, per ristabilire un clima di tranquillità, occorre intervenire con urgenza e determinazione. La speranza è quella di fermare questa serie di attacchi violenti e riportare la sicurezza tra le priorità della vita quotidiana degli abitanti della città.