Un recente test condotto da Altroconsumo ha aggiornato la situazione del burrocacao sul mercato, evidenziando un miglioramento significativo nella sicurezza rispetto agli anni precedenti. L’indagine ha esaminato nove prodotti, tutti risultati sicuri per la salute, contrariamente a quanto accaduto in passato quando molti marchi presentavano rischi chimici significativi. Questo rappresenta un passo avanti per la tutela dei consumatori e sottolinea l’importanza di scelte informate per la cura delle labbra.
L’approccio di Altroconsumo al test
Altroconsumo ha messo in atto un metodo rigoroso per la selezione dei burrocacao da testare. Prima di condurre le analisi chimiche in laboratorio, gli esperti hanno controllato meticolosamente le etichette per identificare la presenza di oli minerali, noti per contenere sostanze potenzialmente dannose per la salute. Tra i burrocacao esaminati, solo un prodotto, quello di Neutrogena, conteneva oli minerali. Quest’ultimo è stato quindi sottoposto a rigorosi esami per rilevare la presenza di idrocarburi aromatici di olio minerale e idrocarburi saturi di olio minerale , che possono accumularsi nei tessuti umani e causare problemi di salute come i microgranulomi negli organi vitali.
In base ai risultati ottenuti, Altroconsumo ha deciso di escludere Neutrogena dal test complessivo. Anche se il prodotto era conforme ai requisiti stabiliti dalla normativa europea, l’associazione ha ritenuto che non garantisse la sicurezza necessaria, in quanto aveva superato i limiti raccomandati di MOSH stabiliti da Cosmetics Europe, l’associazione dell’industria cosmetica europea.
Evoluzione della sicurezza nei burrocacao
Lo scenario della sicurezza dei burrocacao è cambiato drasticamente negli ultimi anni. Nel 2017, ben tredici prodotti presenti sul mercato erano risultati contenere sostanze nocive, e nel 2019, lo stesso numero di burrocacao destinati ai bambini aveva mostrato risultati preoccupanti. Tuttavia, i test del 2023 dimostrano un’inversione di tendenza: le aziende produttrici stanno attuando modifiche significative per garantire che i loro prodotti siano privi di componenti pericolosi.
Grazie a questo impegno, i burrocacao oggi evitano di contenere oli minerali come emollienti, preferendo utilizzare oli vegetali, considerati alternative più sicure. Tuttavia, rimane aperta la questione della regolamentazione riguardante l’uso di oli minerali nei cosmetici per le labbra, inclusi i rossetti. Questo cambiamento è significativo, poiché riflette una crescente consapevolezza da parte dei produttori rispetto alla salute dei consumatori.
Normative europee e necessità di revisione
La normativa europea sui cosmetici, specificatamente il regolamento EC 1223/2009, permette l’utilizzo degli oli minerali a condizione che siano trattati in modo da rimuovere eventuali sostanze tossiche prima dell’uso. Tuttavia, la normativa non fornisce indicazioni precise sui materiali considerati pericolosi. Per questo motivo, è stato sollevato il bisogno di un intervento legislativo a livello europeo che possa regolare in modo più chiaro l’impiego di tali ingredienti nei cosmetici per le labbra.
Nonostante le valutazioni di Altroconsumo non si basino solamente sulla normativa, l’associazione ha adottato criteri più rigorosi rispetto alle sostanze da evitare, come i MOAH e i MOSH. Attraverso la cooperazione con altre organizzazioni di consumatori europee e analizzando letteratura scientifica esistente, Altroconsumo ha stabilito limiti chiari per garantire la sicurezza dei prodotti in esame.
Verso un futuro più sicuro per i cosmetici
Il cammino verso una maggiore sicurezza nel settore dei cosmetici è ancora lungo, ma i risultati dei recenti test sono un segnale positivo di come l’industria si stia adeguando alle crescenti aspettative di salute e sicurezza dei consumatori. Altroconsumo auspica un intervento legislativo che possa uniformare e rinforzare le linee guida riguardanti l’uso degli oli minerali nei prodotti per le labbra, non solo per i burrocacao ma per tutto il settore cosmetico.
Come l’industria continua a evolversi, è fondamentale che i consumatori rimangano informati e selettivi riguardo agli articoli che utilizzano quotidianamente, favorendo aziende che dimostrano un impegno genuino nei riguardi della salute pubblica.
Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Laura Rossi