Il festival del maggio musicale fiorentino si prepara a inaugurare la sua 88/a edizione con un titolo inedito e di grande rilievo, l’opera The death of klinghoffer di John Adams. Il lavoro, mai rappresentato prima nel teatro fiorentino, arriva con la regia e le scene firmate da Luca Guadagnino, noto regista cinematografico. La scelta segna un evento significativo per la programmazione del 2026, confermando l’impegno del festival nel presentare opere contemporanee con forti legami alla cronaca e alla storia recente.
l’annuncio ufficiale e l’impegno artistico del maggio musicale fiorentino
L’annuncio è arrivato a pochi giorni dall’inizio della attuale stagione del festival, dopo il successo di Salome di Richard Strauss. Carlo Fuortes, sovrintendente della fondazione lirica di Firenze, ha sottolineato il valore della scelta di aprire il prossimo festival con un titolo contemporaneo così raro e denso di significato storico e culturale. Ha evidenziato come non solo si rinnovi la tradizione del maggio musicale di introdurre opere contemporanee, ma venga anche proposta per la prima volta nel teatro fiorentino un’opera di John Adams.
la partecipazione di luca guadagnino e l’approccio multidisciplinare
La partecipazione di Luca Guadagnino, alla sua prima collaborazione ufficiale con il maggio musicale, accresce l’attesa e l’interesse intorno all’iniziativa. Guadagnino, regista con esperienza internazionale nel cinema, si è mostrato entusiasta di affrontare la messa in scena di un’opera la cui complessità e profondità richiedono un lavoro attento tra musica e immagine. L’invito a Guadagnino segna un’ulteriore apertura del teatro verso collaborazioni multidisciplinari, in sintonia con le tensioni contemporanee del racconto.
l’opera di john adams: trama e contesto storico
The death of klinghoffer è un’opera composta da John Adams su libretto di Alice Goodman. L’opera racconta il dirottamento della nave da crociera Achille Lauro avvenuto nell’ottobre del 1985, quando membri del Fronte per la liberazione della Palestina sequestrarono la nave italiana. Al centro della vicenda c’è l’uccisione di Leon Klinghoffer, un passeggero disabile, evento che scosse l’opinione pubblica mondiale e restò impresso nella memoria collettiva come simbolo di terrorismo e conflitti mediorientali.
L’opera, divisa in un prologo e due atti, ha debuttato a Bruxelles al Teatro de la Monnaie nel 1991. In Italia ha avuto solo alcune rappresentazioni isolate nel 2002 a Ferrara e Modena, ma mai al maggio musicale fiorentino, teatro di grande tradizione lirica. La storia, che intreccia mitologia, storia e cronaca, rappresenta una narrazione complessa e dura, affrontata attraverso una scrittura musicale contemporanea e intensa.
il debutto e la rappresentazione a firenze
La prima rappresentazione è prevista per il 19 aprile 2026, seguita da altre due repliche il 22 e il 26 aprile.
dettagli sulla produzione e le date di rappresentazione
La conduzione musicale sarà affidata a Lawrence Renes, direttore d’orchestra che ha dedicato parte della sua carriera alla diffusione delle opere di John Adams, con numerose interpretazioni e registrazioni al suo attivo.
Questo allestimento promette di portare a Firenze non solo una novità sul piano artistico, ma anche un’occasione di riflessione su temi attuali come terrorismo, identità e memoria storica. L’opera affronta questioni che restano irrisolte e provocano dibattiti ancora oggi, mantenendo intatta la loro potenza di racconto.
La collaborazione tra il maggio musicale e Luca Guadagnino segna un passaggio significativo per la stagione 2026 e arricchisce il cartellone con un’opera dalle forti implicazioni etiche e politiche, affidata a una firma riconosciuta nel mondo della cultura contemporanea. Il ritorno di The death of klinghoffer in Italia assume così un significato importante per il panorama lirico e la scena culturale del paese.