Thyssenkrupp: I sindacati chiedono l’intervento del ministro Urso per fermare la crisi Berco

Thyssenkrupp: I sindacati chiedono l’intervento del ministro Urso per fermare la crisi Berco

I sindacati Fim, Fiom e Uilm chiedono un intervento urgente del governo per affrontare la crisi di Thyssenkrupp e Berco, denunciando una gestione inadeguata e nuove procedure di licenziamento.
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Thyssenkrupp: I sindacati chiedono l’intervento del ministro Urso per fermare la crisi Berco - Gaeta.it

La vertenza che coinvolge Thyssenkrupp e in particolare la sua controllata Berco ha acceso un campanello d’allarme tra i sindacati metalmeccanici. Fim, Fiom e Uilm hanno lanciato un appello urgente al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, affinché intervenga per mettere fine a quella che definiscono una gestione inadeguata del management aziendale. La preoccupazione dei lavoratori per il futuro occupazionale è palpabile, e le organizzazioni sindacali si dicono pronte a mobilitarsi fin quando non riceveranno risposte concrete.

L’appello dei sindacati al governo

I sindacati hanno chiesto al ministro Urso di convocare al più presto i vertici di Thyssenkrupp per cercare di riportare l’attenzione sulla crisi e avviare un dialogo costruttivo. È chiaro che la situazione di instabilità sta creando un clima di incertezza tra i lavoratori delle sedi di Coppra e Castelfranco, che si aspettano di più dalla gestione aziendale. In una nota unitaria, i sindacati affermano di essere disponibili a fare sacrifici per salvaguardare i posti di lavoro, ma allo stesso tempo denunciano modalità di gestione che non tengono in considerazione l’importanza della contrattazione e del dialogo.

Melina a viso aperto, i rappresentanti sindacali chiedono un cambio di rotta rispetto a una crisi che sembra aggravarsi giorno dopo giorno. La richiesta è chiara: la mobilitazione dei lavoratori non si fermerà fino a quando non ci saranno risposte certe sul futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti.

La nuova procedura di licenziamenti collettivi

Le notizie provenienti da Berco non sono rassicuranti. I sindacati hanno appreso di una nuova procedura di licenziamenti collettivi avviata dall’azienda, considerata un affronto alle istituzioni italiane e a tutti gli sforzi messi in atto per salvaguardare i posti di lavoro. Questo atto è visto come il culmine di una gestione poco collaborativa da parte del management, che, stando ai sindacati, ha preferito imporre le proprie decisioni piuttosto che ascoltare le proposte per una presenza costruttiva.

I rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm contrastano le motivazioni espresse dall’azienda, ritenendo le accuse infondate e motivando che mai c’era stata una veritiera volontà di discussione. La loro denuncia mette in luce un problema più ampio, quello della mancanza di dialogo tra management e lavoratori, e della necessità di soluzioni che tutelino prima di tutto il diritto al lavoro.

Rifiuto delle proposte di taglio salariale

Un punto cruciale della vertenza riguarda le proposte di riduzione salariale, ritenute assolutamente inaccettabili dai sindacati. Le organizzazioni hanno dichiarato la loro opposizione a qualsiasi misura che preveda la cancellazione della contrattazione aziendale e un abbattimento di oltre il 40% dei salari. Un’azione che non solo compromette i diritti dei lavoratori, ma mina anche la stabilità dell’intero contesto produttivo.

Anche in vista dell’incontro programmato per il 13 febbraio presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, la posizione dei sindacati rimane ferma. La continuità di questa gestione ha suscitato forti preoccupazioni, e il timore è che le provocazioni da parte del management possano compromettere ulteriormente un clima già agitato. Non è più sostenibile che una gestione così discutibile possa continuare a non rispettare le esigenze dei lavoratori e del paese.

Le prospettive future della vertenza

La situazione di Thyssenkrupp e Berco è a un bivio. Con i sindacati pronti a tutelare i diritti dei lavoratori e a richiedere l’intervento delle istituzioni, si attende con crescente apprensione il prossimo sviluppo della vertenza. La necessità di un approccio collaborativo e di una gestione responsabile appare sempre più urgente, anche alla luce dell’attuale crisi. La risposta del governo e l’atteggiamento del management saranno determinanti per il futuro di tantissime famiglie che dipendono dalla continuità dell’attività produttiva.

Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Sofia Greco

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