Il fiume Ticino a Pavia ha superato soglie di sicurezza importanti, creando disagi nel quartiere Borgo Basso. Le acque sono entrate in via Milazzo e il rischio riguarda anche la zona vicino al Ponte Coperto. Le autorità locali hanno adottato provvedimenti restrittivi per la sicurezza dei residenti, monitorando costantemente la situazione.
piena del ticino e restrizioni al borgo basso
Nel quartiere Borgo Basso, a Pavia, la piena del Ticino ha già invaso la parte più bassa di via Milazzo, dove l’acqua ha raggiunto la carreggiata stradale limitando la circolazione. Il comune ha transennato la zona per impedire l’accesso a chi non abita in quell’area, riducendo così rischi derivanti dalla piena e dalle possibili erosioni o cedimenti del terreno attorno alla strada.
presenza e coordinamento sul posto
Sul posto sono presenti vigili del fuoco, polizia locale e la protezione civile, team coordinati per gestire eventuali problemi in tempo reale. Le forze dell’ordine stanno controllando che vengano rispettate le limitazioni e garantiscono assistenza ai residenti nel caso servisse. Le attività di sopralluogo sono frequenti per verificare l’estensione dell’allagamento e valutare misure emergenziali.
L’attenzione è ora concentrata anche sul tratto vicino al ponte coperto, dove l’innalzamento delle acque potrebbe portare nuove criticità. Il ponte, punto simbolico della città, resta sotto stretta sorveglianza da parte delle autorità comunali e della protezione civile per scongiurare rischi ulteriori legati alla piena del fiume.
il livello del ticino e la gestione della diga della miorina
Alle 8 di questa mattina la misura ufficiale mostrava il livello del Ticino a Pavia oltre 2,80 metri sopra lo zero idrometrico; valori che già indicano una situazione di attenzione e possibile emergenza idrogeologica per la zona fluviale.
La grande quantità d’acqua che sta passando è dovuta anche al rilascio controllato della diga della Miorina, situata a monte sul Lago Maggiore. In questo momento la diga immette nel Ticino circa 1.200 metri cubi di acqua al secondo. Si tratta di una portata molto rilevante, figlia delle recenti piogge intense e del contributo del lago. Si tratta di “una responsabilità degli operatori per evitare un sovraccarico ulteriore”, anche se la situazione resta complicata per le condizioni meteorologiche.
Gli uffici tecnici e la protezione civile comunicano costantemente con la diga per monitorare il flusso, cercando di regolare la quantità d’acqua in modo da non peggiorare la situazione a valle. La gestione dell’acqua rappresenta un equilibrio delicato visto che il Ticino riceve l’acqua da più versanti e deve far defluire la piena senza causare danni nelle zone abitate.
la piena del po e la situazione nei principali punti di confluenza
Il Ticino riceve una spinta lenta anche dalla piena del fiume Po. A valle di Pavia, in particolare al ponte della Becca, si incontrano i due corsi d’acqua, creando un nodo idraulico complesso. Le immagini più recenti riportano un ulteriore rialzo del livello del Po in quel punto, dove la piena sta ancora aumentando. Si tratta di un fattore importante da monitorare perché il Po, più ampio e con portate maggiori, può far crescere ulteriormente il livello del Ticino a ridosso della città.
Nel frattempo, il fiume Sesia, che ha visto aumenti di livello significativi nelle ultime ore, inizia a ridursi. Ieri la piena del Sesia aveva provocato problemi nelle campagne della Lomellina, con strade e ponti chiusi a causa allagamenti; questa mattina però si registra un lento ritorno alla normalità.
Le autorità territoriali seguono diario tutte le evoluzioni dei tre fiumi per prevenire situazioni drammatiche, anche perché la contemporaneità degli eventi idraulici richiede attenzione per evitare effetti a catena in territori densamente abitati come quelli della pianura pavese.
Le operazioni di monitoraggio proseguiranno nelle prossime ore, con possibili aggiornamenti sulle chiusure e sul livello delle acque monitorate da enti locali e regionali. La situazione rimane fluida per la città di Pavia, dove molti rimangono in allerta rispetto al corso fluviale e gli eventuali rischi di nuove esondazioni.