Tolentino celebra l’81° anniversario dell’eccidio di Montalto con eventi commemorativi significativi

Tolentino celebra l’81° anniversario dell’eccidio di Montalto con eventi commemorativi significativi

Tolentino ha commemorato l’81° anniversario dell’Eccidio di Montalto con eventi significativi, coinvolgendo autorità e studenti per mantenere viva la memoria storica e i valori di libertà e giustizia.
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Tolentino celebra l’81° anniversario dell’eccidio di Montalto con eventi commemorativi significativi - Gaeta.it

L’81° anniversario dell’Eccidio di Montalto è stato commemorato a Tolentino attraverso una serie di eventi organizzati dal Comune e dalla sezione locale dell’Anpi. Questo momento di riflessione storica ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e rappresentanti delle diverse associazioni combattentistiche, sottolineando l’importanza della memoria collettiva. La Città di Tolentino è riconosciuta con la Medaglia d’Argento, sia al valor civile che militare, per il suo eroico contributo durante la Resistenza e le drammatiche vicende legate agli eventi del 22 marzo 1944.

La storia dell’eccidio di Montalto

Il 22 marzo 1944, nelle montagne fra Caldarola e Cessapalombo, si verificò un terribile atto di violenza: 27 giovani di Tolentino vennero uccisi dai nazifascisti. Questi giovani, mossi da nobili ideali di libertà e giustizia, sacrificarono la propria vita in un contesto in cui la democrazia e la pace erano minacciate. Il ricordo di questo eccidio è oggi una chiara testimonianza della lotta contro ogni forma di oppressione. L’importanza di questi eventi storici non risiede solo nel ricordo del passato, ma anche nella trasmissione di valori fondamentali a favore delle generazioni future.

Celebrazioni annuali e coinvolgimento degli studenti

Come tradizione, nelle giornate che precedono l’anniversario, i rappresentanti dell’Anpi e dell’Amministrazione comunale si sono recati nelle scuole di Tolentino per raccontare la storia dell’eccidio agli studenti. Questo approccio educativo riveste un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria storica tra i più giovani, ai quali vengono trasmessi messaggi di giustizia e libertà. L’importanza di tali incontri è evidente, poiché sensibilizzano i ragazzi e li coinvolgono attivamente nel ricordo di chi ha combattuto per un futuro migliore.

La mattina della commemorazione, in Piazza della Libertà, un corteo è partito per il Cimitero comunale. Qui, presso il Famedio dei Caduti, Don Arile Veloz ha celebrato una Santa Messa, seguita dall’alzabandiera e dalla deposizione di una corona di alloro. Questo momento solenne è un atto di rispetto verso coloro che hanno perso la vita, e rappresenta un invito a riflettere sui valori di libertà e democrazia.

Momento di commemorazione e discorsi ufficiali

Le celebrazioni si sono poi spostate in Piazza della Libertà, dove una corona di alloro è stata deposta sulla lapide che ricorda il sacrificio dei Martiri di Montalto. Durante la cerimonia, è stata eseguita l’Inno nazionale e osservato un minuto di silenzio in onore dei Caduti di tutte le guerre. Un momento particolarmente commovente è stata la presenza di diverse autorità locali e di giovani rappresentanti degli istituti superiori, come Valentino Francisco per il “Frau” e Deida Ago per il “Filelfo”, i quali hanno portato la loro voce nel ricordo di questa significativa giornata.

L’oratore ufficiale Renzo Savini, che rappresenta il Comitato nazionale dell’Anpi, ha parlato toccando temi cruciali legati alla memoria e ai valori da trasmettere. La deputata dem Irene Manzi ha anche espresso il proprio saluto, evidenziando l’importanza della giornata e il richiamo alla responsabilità sociale nei confronti della memoria storica.

Visita al luogo dell’eccidio e incontro con l’arcivescovo

Dopo le celebrazioni in Piazza, le autorità e i cittadini si sono spostati con dei bus verso Montalto, facendo una sosta a Caldarola per rendere omaggio al Cippo della Medaglia d’Argento Aldo Buscalferri e ai Martiri di Montalto. Durante il percorso è emersa una chiara volontà di mantenere viva la memoria di queste figure eroiche, sottolineando l’importanza di continuare a lottare contro ogni forma di guerra e ingiustizia.

In un contesto diverso, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha incontrato ufficialmente l’Arcivescovo Maurizio Bravi presso la Basilica di San Nicola. Nomina recente da parte di papa Francesco, il nuovo arcivescovo avrà il compito di rappresentare la Santa Sede nelle terre lontane della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Questa nomina rappresenta un significativo passo nella carriera ecclesiastica di Bravi, che prima ha avuto un ruolo attivo presso l’Organizzazione Mondiale del Turismo a Roma. L’incontro di Sclavi e Bravi avviene in un momento in cui la comunità riflette sulla necessità di costruire una società basata su pace e dialogo.

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