Il Policlinico Tor Vergata è alle prese con un afflusso costante di pazienti nei pronto soccorso, che registra tra i 120 e i 180 accessi al giorno. Per far fronte a questa emergenza, l’ospedale ha siglato una delibera che prevede l’impiego di medici attraverso una società esterna, con un investimento significativo. La decisione arriva in un periodo critico, caratterizzato da un aumento dei casi di emergenza e una prossima intensificazione dei picchi influenzali.
Delibera per l’assunzione di medici esterni
Il 31 dicembre 2024, il commissario straordinario Isabella Mastrobuono ha firmato la delibera numero 1734, che autorizza il Policlinico a ingaggiare la Moka srl per la fornitura di prestazioni sanitarie presso il pronto soccorso. Il documento sottolinea la necessità di garantire un appropriato svolgimento delle attività clinico-sanitarie, data l’emergenza in corso. La Moka, già attiva in altri ospedali del Lazio, gestirà i pazienti afferenti al servizio di emergenza di viale Oxford. Questa manovra si traduce in un’esigenza immediata di 137 turni di lavoro, ognuno della durata di 12 ore. L’investimento complessivo per il Policlinico ammonta a 170.586,50 euro, con la tariffa oraria di 85 euro per medico, un costo che supera il millennio per ogni turno di lavoro.
I medici forniti dalla Moka si aggiungono al personale esistente, cercando di alleviare la pressione sul servizio di emergenza. Considerando il numero di pazienti, non è raro che in un solo giorno i pronto soccorso della regione debbano affrontare oltre duemila accessi. Il Policlinico sta così cercando di garantire una risposta rapida e efficiente alle necessità crescenti dei pazienti.
Gestione del sovraffollamento e prevedibile picco influenzale
Recentemente, il capo della direzione regionale Salute, Andrea Urbani, ha inviato comunicazioni ai direttori delle Asl e delle aziende sanitarie, suggerendo l’acquisto di barelle per limitare i blocchi delle ambulanze. La situazione è particolarmente delicata, visto il picco influenzale previsto nelle prossime settimane, che potrebbe aggravare il sovraffollamento negli ospedali.
Nella giornata di ieri, i dati relativi agli accessi ai pronto soccorso sono stati allarmanti: oltre 2.400 pazienti si sono presentati al pronto soccorso, nonostante fosse una giornata di chiusura degli ambulatori dei medici di medicina generale. Soltanto nelle prime ore del pomeriggio, il numero di pazienti che attendevano un posto letto era di 746, ridotto a 684 in serata. I pronto soccorso più congestionati continuano a essere quelli del Policlinico Umberto I, Gemelli, San Camillo, oltre al già citato Tor Vergata, Casilino e Sant’Andrea.
La gestione delle emergenze mediche nel Lazio resta una sfida, e le azioni intraprese dalle autorità sanitarie sono volte a garantire che i cittadini ricevano le cure necessarie senza eccessivi ritardi. La collaborazione con strutture esterne come la Moka sembra un passo necessario per affrontare un sistema sanitario sotto pressione, ma porta con sé interrogativi sui costi e sulla qualità del servizio.
Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2025 da Armando Proietti