Torinense: assalto al cantiere della Torino-Lione, indagini in corso sulle violenze dei manifestanti

Torinense: assalto al cantiere della Torino-Lione, indagini in corso sulle violenze dei manifestanti

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Torinense: assalto al cantiere della Torino-Lione, indagini in corso sulle violenze dei manifestanti - Gaeta.it

La polizia di Stato di Torino sta intensificando gli sforzi per identificare i colpevoli dell’assalto avvenuto ieri al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, nel cuore della Valle di Susa. Gli scontri hanno avuto luogo durante una manifestazione No Tav che ha attirato migliaia di partecipanti. Questo episodio di violenza ha messo in luce le tensioni persistenti riguardo al progetto infrastrutturale tra le comunità locali e le autorità.

l’assalto al cantiere: dettagli dell’evento

Origine della manifestazione

I manifestanti provenienti da diverse parti d’Italia si sono riuniti nel borgata 8 Dicembre a Chiomonte, in concomitanza con il Festival Alta Felicità, una manifestazione musicale e culturale promossa dai No Tav e dal centro sociale Askatasuna di Torino. Questo festival ha rappresentato un punto di mobilitazione per gli oppositori della Torino-Lione, un progetto che continua a suscitare polemiche e contestazioni, considerato da molti come un simbolo della devastazione ambientale e dello sfruttamento del territorio.

Divisione dei gruppi

Durante la manifestazione, i partecipanti si sono divisi in due gruppi principali. Uno di questi ha preso di mira il cantiere di San Didero, dove è prevista la costruzione di un autoporto per supportare il progetto della Torino-Lione. Il secondo gruppo, composto da almeno trecento attivisti, ha preso d’assalto un altro cantiere situato sull’autostrada Torino-Bardonecchia. Questo ha portato alla chiusura temporanea della strada per circa sei ore, creando notevoli disagi al traffico e aumentando le tensioni nella zona.

scontri con le forze dell’ordine

Modalità dell’assalto

L’attacco al cantiere è stato caratterizzato da azioni violente, con un gruppo di manifestanti incappucciati che ha lanciato oggetti pericolosi, come biglie di ferro, razzi, e petardi, utilizzando anche bombolette di gas per creare esplosioni di fuochi d’artificio e lanciando pietre contro le forze di polizia. La risposta da parte delle forze dell’ordine è stata rapida, prevedendo l’uso di lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti e ripristinare l’ordine.

Conseguenze per la polizia

I disordini, che sono perdurati per circa due ore, hanno avuto un costo in termini di sicurezza: due membri delle forze di polizia, parte dei reparti mobili, sono stati feriti durante gli scontri. Questi eventi hanno sollevato allarmi e preoccupazioni riguardo alla sicurezza pubblica nella Valle di Susa e incidono negativamente sul dibattito già acceso attorno al progetto della Torino-Lione.

indagini e denunce

Attività investigativa

Le autorità competenti hanno avviato immediatamente un’indagine per identificare i responsabili di questo assalto violento. In particolare, l’attenzione si concentra su diversi militanti del centro sociale Askatasuna, già noti alle forze dell’ordine per il loro coinvolgimento in attività di protesta contro il cantiere di Chiomonte. Negli ultimi giorni, ben 55 di questi militanti erano stati denunciati dalla polizia per disordini precedenti in Valle di Susa.

Impatto dell’evento sulla comunità

Questo evento mette in evidenza le fratture nelle dinamiche sociali ed economiche della regione, contribuendo a un dibattito pubblico profondo sulle infrastrutture e sull’impatto ambientale. La popolazione locale rimane divisa tra chi sostiene il progresso e chi teme per la propria identità culturale e la preservazione dell’ambiente montano. La polizia e le autorità locali continuano a monitorare la situazione da vicino, pronti a reagire a ulteriori eventuali manifestazioni di protesta.

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