Una delle serie tv più amate e longeve d’Italia, ‘Un posto al sole‘, fa tappa a Torino per la prima volta nella sua storia. La nota produzione, in onda su Rai3 dal 1999, si avvicina al suo trentesimo anniversario con una nuova avventura che porta i protagonisti del racconto partenopeo in una delle città più affascinanti del Piemonte. Da domenica scorsa fino a venerdì, le famose gemelle Cirillo e altri personaggi del cast si sono immersi nella cultura e nella bellezza di Torino.
Le gemelle Cirillo e il loro impatto sulla serie
Le interpreti delle gemelle Cirillo, Gina Amarante e il resto del cast, hanno lasciato Napoli per alcuni giorni per arricchire la narrazione con nuove atmosfere. La sorella maggiore Serena, interpretata da Miriam Candurro, insieme a Filippo e Niko Poggi , ha contribuito a esplorare un lato diverso delle loro storie e delle relazioni con gli altri personaggi. Questo spostamento temporaneo dalla loro città natale ha creato situazioni nuove e inaspettate, dando così vita ad episodi ricchi di colpi di scena e emozioni.
La regia di questi eventi torinesi è curata da Fabio Sabbioni, produttore creativo, che ha spiegato come l’importanza di queste riprese non si limiti al solo aspetto lavorativo, ma rappresenti anche un’opportunità di svago per il cast, un vero e proprio ‘tour’ che si trasforma in un momento di socializzazione. Questo è evidente nel modo in cui i membri della produzione collaborano, divertendosi sia sul set che al di fuori di esso.
Location d’eccezione: la bellezza di Torino sullo schermo
Le riprese hanno luogo in alcune delle location più iconiche di Torino, grazie al supporto di Film Commission Torino. Luoghi storici come il Museo del Risorgimento, Palazzo Carignano, Piazza San Carlo e il belvedere dei Cappuccini non solo fanno da sfondo, ma arricchiscono visivamente le storie narrate. Le scene si svilupperanno su cinque episodi, con uno dei momenti chiave fissato per il 25 aprile al Museo della Resistenza. La combinazione di scenari suggestivi e una narrazione avvincente aggiunge un ulteriore strato di profondità alla trama.
Sabbioni ha sottolineato l’importanza di Torino nella narrazione, affermando che il sole della città e la bellezza dei suoi monumenti giocano un ruolo primario, quasi come un personaggio aggiuntivo che illumina il racconto d’amore centrale della serie. Questa extra-location ha una valenza simbolica, suggerendo un percorso di crescita e di nuovi inizi per i protagonisti.
Il pubblico di ‘Un posto al sole’ e l’evoluzione della narrazione
‘Un posto al sole‘ rappresenta un pezzo importante della cultura televisiva italiana, con una reputazione meritata grazie al suo approccio diretto e realistico. Fabio Sabbioni descrive la serie come un prodotto che parla a tutti, con storie in cui la gente comune può facilmente riconoscersi, il che spiega la sua vasta schiera di fan. Sebbene il pubblico predominante sia costituito da donne di età superiore ai 50 anni, c’è un’inflazione di giovani spettatori sempre più interessati alle vicende narrate.
La decisione di girare in diverse città italiane dimostra un’apertura verso una narrazione che abbraccia l’intera cultura del Paese. Ogni nuova città rappresenta l’opportunità di espandere la storia e di introdurre elementi freschi. Come evidenziato dal cast, la visita a Torino è stata desiderata da tempo e la città è stata descritta come maestosa e ricca di potenzialità per lo sviluppo della trama.
L’attenzione rivolta alla quotidianità dei personaggi offre uno spaccato di vita genuina e coinvolgente, in continua evoluzione per rispondere alle nuove esigenze e ai cambiamenti culturali. Un’operazione che conferma il fascino di ‘Un posto al sole‘ e la sua capacità di rimanere attuale e vicina al pubblico nel corso degli anni.