Un nuovo caso di truffa ha scosso Torino, dove un impiegato di 45 anni è incappato in un raggiro architettato da due giovani uomini, uno di 32 anni e l’altro di 26, sfruttando l’innocente corteggiamento online. La vicenda è emersa in seguito a una serie di messaggi scambiati sui social, con un profilo che si presentava come quello di una giovane ragazza di 19 anni. Questo episodio mette in luce, ancora una volta, i pericoli dell’uso dei social media e come un incontro innocente possa trasformarsi rapidamente in una situazione di estorsione.
La genesi della truffa
L’accaduto ha avuto inizio con un ingaggio iniziale tra l’impiegato e una ragazza conosciuta attraverso i social. Dopo alcune interazioni, la ragazza ha suggerito di incontrarsi in un luogo centrale e affollato della città , piazza Castello, un’idea che ha illuso la vittima di vivere un incontro romantico. La truffa è stata abilmente orchestrata: mentre l’uomo si allontanava dalla sua cerchia di amici, la situazione si è rapidamente deteriorata, rivelando il piano malefico dei truffatori.
Giunto sul posto, l’impiegato ha incontrato la ragazza, ma è stato subito avvicinato dai due uomini, i veri autori della truffa. Rivelatisi aggressivi e minacciosi, questi individui hanno cominciato a ricattarlo, affermando che la ragazza fosse in realtà minorenne e la loro cugina. Hanno minacciato di rendere pubbliche le conversazioni intime avute con la giovane, accusandolo addirittura di pedofilia se non avesse immediatamente inviato un bonifico di 5.000 euro per stornare il presunto scandalo.
Il momento dell’estorsione
Non avendo la possibilità di effettuare il bonifico richiesto, l’uomo ha ceduto sotto pressione, consegnando il portafoglio che conteneva documenti importanti e una somma di 240 euro in contanti. I truffatori, insaziabili, hanno continuato a chiedere ulteriori somme di denaro, rendendo la situazione insostenibile per la vittima, la quale non si sentiva più al sicuro. Dopo essere riuscito a fuggire, l’impiegato ha ricevuto ulteriori messaggi dai due uomini, che continuavano a minacciarlo.
Un attimo di lucidità ha spinto la vittima a cambiare strategia: mentre si trovava nuovamente in compagnia dei suoi amici, ha astutamente deciso di inviare la sua posizione ai truffatori, suggerendo di incontrarsi nuovamente. Quando i truffatori si sono presentati nel luogo concordato e hanno visto che non era solo, hanno capito che la loro morsa di paura non avrebbe più funzionato e si sono dati immediatamente alla fuga.
L’intervento delle forze dell’ordine
Dopo la segnalazione, è intervenuta prontamente la polizia. Grazie alle informazioni fornite dalla vittima, gli agenti sono riusciti in breve tempo a rintracciare i due uomini, arrestandoli. Le autorità locali, con questo intervento, sottolineano l’importanza di non sottovalutare i pericoli insiti nelle interazioni online e il ruolo cruciale della comunicazione nelle situazioni di emergenza. I truffatori si troveranno ora a dover affrontare le conseguenze legali delle loro azioni, mentre cresce la consapevolezza sul fenomeno delle truffe online tra i giovani e le dinamiche di rischio connesse all’uso indiscriminato dei social media. La comunità torinese rimane in attesa di ulteriori sviluppi su questo caso che ha suscitato preoccupazione e interesse.
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina