Torino: studenti in piazza per lo sciopero nazionale della scuola contro il riarmo e per la Palestina

Torino: studenti in piazza per lo sciopero nazionale della scuola contro il riarmo e per la Palestina

A Torino, centinaia di studenti partecipano a uno sciopero nazionale contro le politiche scolastiche e il riarmo, evidenziando le gravi condizioni delle scuole e chiedendo investimenti nell’istruzione.
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Torino: studenti in piazza per lo sciopero nazionale della scuola contro il riarmo e per la Palestina - Gaeta.it

A Torino, gli studenti sono tornati a farsi sentire. In centinaia, hanno partecipato allo sciopero nazionale indetto da Usb Scuola, portando le loro istanze al centro della scena. All’interno del corteo, che ha visto un’ampia partecipazione di collettivi studenteschi come Cambiare rotta, Opposizione studentesca d’alternativa, Assemblea studentesca e Fronte della gioventù comunista, si sono alzate voci chiare contro le attuali politiche scolastiche e le recenti scelte governative in materia di riarmo. Un messaggio forte e chiaro, che si è manifestato anche attraverso simboli di protesta, tra cui un manichino con una foto del ministro Valditara, rappresentato con un elmetto.

Un corteo carico di messaggi

Il corteo è partito poco dopo le 10.30, animato da slogan e contenuti di grande attualità. Uno striscione in particolare ha catturato l’attenzione: “Soldi alla formazione non alla guerra. No al riarmo europeo. Palestina libera“. La presenza di un manichino a rappresentare il ministro dell’Istruzione Valditara, con un elmetto in testa, ha simboleggiato il malcontento sociale nei confronti del governo e delle sue scelte legate alla spesa pubblica e agli investimenti nell’educazione. Un cartonato raffigurante un asino con la scritta “Bernini somara” ha ulteriormente messo in evidenza il discontento degli studenti nei confronti dell’attuale amministrazione.

La presidente della consulta provinciale degli studenti di Torino, Caterina Mansueto, ha spiegato con forza le ragioni della partecipazione al corteo. Ha sottolineato l’urgenza di fermare il genocidio in Palestina e il crescente processo di aziendalizzazione delle scuole, che sta minando la qualità dell’istruzione. Inoltre, ha messo in luce il drammatico problema del riarmo, descrivendolo come una politica che il governo e gli altri esecutivi europei stanno attuando senza considerare le reali necessità del settore educativo.

Le condizioni delle scuole in crisi

Durante il corteo, Mansueto ha evidenziato le gravi condizioni in cui versano molte scuole torinesi. “Mancano soldi alla scuola, le scuole crollano,” ha affermato con determinazione, richiamando l’attenzione su un recente incidente in cui uno studente si è infortunato rimanendo incastrato in un macchinario durante l’alternanza scuola-lavoro. Questo evento denuncia la pericolosità di un sistema che, nei suoi intenti di accrescere l’occupabilità, espone gli studenti a situazioni rischiose senza garantire loro la sicurezza necessaria. “Non possiamo continuare a vivere queste condizioni,” ha aggiunto, esprimendo il bisogno di una revisione totale della distribuzione delle risorse, sempre più orientate verso l’armamento piuttosto che verso l’istruzione.

Disagi per la mobilità cittadina

In concomitanza con il corteo, sono state predisposte misure straordinarie per la gestione del traffico e della mobilità pubblica. L’azienda locale di trasporti Gtt ha avvisato che un certo numero di mezzi pubblici potrebbe subire deviazioni e ritardi. La stazione della metropolitana di Porta Susa è stata chiusa dalle 9 del mattino e anche a Porta Nuova i collegamenti tra la stazione ferroviaria e la metro sono stati interrotti per garantire la sicurezza durante lo svolgimento della manifestazione, su richiesta delle autorità.

L’evento ha nuovamente dimostrato come la voce degli studenti possa riempire le piazze e farsi sentire in un contesto di crescente ansia sociale. Queste manifestazioni di protesta mettono in luce le criticità di un sistema educativo che rischia di essere messo in secondo piano rispetto ad altre priorità politiche.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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