Una situazione surreale ma reale si sta consumando a Torino, proprio a pochi passi da via San Donato. Al civico 27, un intero condominio si trova intrappolato da un’Opel Corsa blu elettrico, abbandonata nel cortile interno da sette anni. Questo veicolo, ormai ridotto a una carcassa, sta causando ritardi nei lavori di ristrutturazione, dalle pavimentazioni al rifacimento della fognatura. La presenza della macchina sta creando gravi disagi ai residenti, i quali sembrano rimasti in balia di una burocrazia che non riesce a trovare una soluzione.
Un passato ingombrante
Il veicolo apparteneva a un ex inquilino senegalese che, secondo i documenti, ha lasciato l’appartamento senza pagare l’affitto e ha abbandonato anche oggetti personali all’interno dell’auto. Tra le cose dimenticate ci sono occhiali da vista, un CD e alcune lettere mai aperte, che raccontano la storia di una vita sparita. Dopo il pignoramento dell’alloggio, l’auto ha continuato a rimanere nel condominio, trasformandosi in un relitto che ostacola il presente dei residenti.
Un ingorgo burocratico
La situazione dell’auto abbandonata è complicata da una serie di procedure burocratiche che finiscono per paralizzare ogni tentativo di rimozione. Per procedere allo spostamento del veicolo da un’area privata, è necessaria una raccomandata che attesti la ricezione da parte del proprietario. Purtroppo, l’ex inquilino è irreperibile da anni, lasciando i condomini in una sorta di limbo amministrativo. Gian Luca Milani, amministratore del condominio, ha fatto presente la questione al reparto sicurezza stradale del Comune già nel maggio 2024. Da quel momento, non è arrivato alcun riscontro.
Problemi di sicurezza e sanità pubblica
Nel corso degli anni, l’auto ha iniziato a perdere liquidi, creando potenziali rischi per la salute e per la sicurezza. Si sono verificate segnalazioni di persone senza fissa dimora che utilizzano il veicolo come rifugio e di sostanze depositate all’interno. Mariella Grisà, una condomina, ha condiviso la frustrazione del gruppo, sottolineando che i lavori di ristrutturazione sono stati costretti a subire modifiche ai ponteggi per evitare l’ostacolo della macchina, ma che le opere non possono proseguire. “Chiediamo al Comune di intervenire. Non si tratta solo di un problema estetico, ma di qualcosa che riguarda la sicurezza di tutti noi”, ha esclamato.
La lotta contro l’indifferenza istituzionale
Mentre i residenti si battono contro un apparato burocratico che sembra essersi inceppato, l’auto abbandonata rimane lì, simbolo di una comunità in difficoltà. Le norme esistono, ma non si applicano quando sarebbe necessario. Nel 2025, un rottame può ancora rappresentare un’importante barriera per un’intera comunità, mettendo spesso in discussione il buon senso e l’efficacia di un sistema che fatica a rispondere alle esigenze concrete dei cittadini.