Torna la Pigotta dell'Unicef: la bambola solidale che combatte la malnutrizione infantile

Torna la Pigotta dell’Unicef: la bambola solidale che combatte la malnutrizione infantile

La campagna natalizia della Pigotta dell’Unicef, sostenuta da Alessia Marcuzzi, mira a sensibilizzare sulla malnutrizione infantile e raccogliere fondi per aiutare milioni di bambini in difficoltà.
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Torna la Pigotta dell'Unicef: la bambola solidale che combatte la malnutrizione infantile - Gaeta.it

La tradizione natalizia della Pigotta dell’Unicef torna quest’anno in molte piazze italiane, offrendo una opportunità di aiuto concreto ai bambini che soffrono di malnutrizione. Questa iniziativa è accompagnata dalla presenza dell’attrice e conduttrice Alessia Marcuzzi, che per il secondo anno consecutivo presta la sua immagine al progetto. La campagna promuove non solo la vendita di queste speciali bambole di pezza, ma soprattutto la sensibilizzazione riguardo alla crisi alimentare che colpisce milioni di bambini nel mondo.

La grave situazione della malnutrizione infantile

L’Unicef lancia un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’allarmante fenomeno della malnutrizione, che non è solo una questione di fame, ma ha ripercussioni gravissime sulla salute e sullo sviluppo dei bambini. Attualmente, più di 148 milioni di bambini nel mondo sono affetti da malnutrizione cronica, mentre circa 45 milioni presentano forme di malnutrizione acuta. Di questi, circa 13,7 milioni soffrono della forma più severa, la malnutrizione grave acuta, creando un’emergenza globale che richiede interventi immediati. Inoltre, più di 450 milioni di bambini vivono in zone di conflitto, dove devono affrontare condizioni di vita estreme e la violazione dei loro diritti fondamentali.

Il danno causato dalla malnutrizione non si limita solo alla crescita fisica, ma compromette anche il corretto sviluppo cognitivo e sociale. Un bambino malnutrito ha maggiori probabilità di subire danni permanenti al cervello, con effetti a lungo termine sulla sua capacità di apprendere e di integrarsi nella società. È una questione drammatica, che richiede risorse e azioni concrete. La Pigotta dell’Unicef, simbolo di questo impegno, rappresenta un modo per contribuire attivamente a questa causa.

La storia della Pigotta e il suo impatto

Da oltre 30 anni, la Pigotta è diventata un simbolo di solidarietà e azione nell’ambito dei programmi Unicef. Grazie alla generosità di donatori e volontari, questa semplice bambola ha permesso di raccogliere oltre 30 milioni di euro, utilizzati per implementare progetti che hanno portato aiuto a migliaia di bambini in difficoltà. La realizzazione delle Pigotte è possibile grazie al lavoro instancabile di numerosi volontari sparsi su tutto il territorio italiano, che con passione e dedizione creano ogni bambola a mano.

Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia, sottolinea l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come ogni bambola rappresenti non solo un oggetto, ma un’opportunità di cambiamento per molti bambini. La testimonianza di personalità come Alessia Marcuzzi contribuisce a dare visibilità a questa causa. La conduttrice, che ha una lunga storia di collaborazione con l’Unicef, ha girato un video per accompagnare la campagna, invitando tutti a partecipare all’iniziativa.

Come partecipare all’iniziativa

Acquistare una Pigotta è semplice e richiede un contributo minimo di 20 euro, sia nelle piazze durante le vendite, sia online. Ogni acquisto non rappresenta solo un gesto, ma un passo importante verso un futuro migliore per i bambini malnutriti. La campagna di quest’anno è caratterizzata dalla forte presenza di volontari, che saranno nelle piazze per far conoscere il progetto e raccogliere fondi. Tali contributi aiutano a finanziare programmi cruciali di nutrizione e salute infantile in tutto il mondo, sostenendo famiglie e comunità vulnerabili.

Per coloro che desiderano ulteriori informazioni su come partecipare o voler adottare una Pigotta, è disponibile un numero verde che offre supporto e chiarimenti. L’invito è chiaro: ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare una grande differenza nella vita di molti bambini che attendono aiuto e sostegno.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sara Gatti

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