L’approccio all’ora legale non è mai stato semplice, e questo fine settimana, tra sabato 29 e domenica 30 marzo, il cambiamento di orario si ripeterà. Alle 2 di notte, le lancette verranno spostate un’ora avanti. Sebbene ciò possa significare una perdita di un’ora di sonno, il guadagno di luce alla fine della giornata solleva interrogativi e dibattiti. Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale, condivide la sua opinione riguardo a questo cambiamento, evidenziando i pro e i contro e paragonando il passaggio all’ora legale a una sorta di mini jet lag.
Meccanismi dell’ora legale: cosa cambia e perché è importante
Il passaggio all’ora legale ha un impatto immediato sulla vita quotidiana. Si perde un’ora di sonno, ma in compenso si guadagnano 60 minuti di luce al tramonto. Questo sistema è stato introdotto per la prima volta nel 1916 dai governi, con l’obiettivo di risparmiare energia elettrica, approfittando della luce del giorno. In Italia, l’ora legale è in vigore quasi ininterrottamente dal 1966, con l’ora solare che farà il suo ritorno nell’ultimo fine settimana di ottobre 2025.
Il risparmio energetico è stato a lungo il caposaldo della giustificazione per l’ora legale. Fonti ufficiali indicano che si tratterebbe di una misura efficace per sfruttare al meglio le ore di luce naturale disponibili. Resta da vedere se l’efficacia di questo approccio persista al giorno d’oggi, dato l’evoluzione dei consumi energetici e dei costi.
Gli argomenti a favore dell’abolizione dell’ora legale
Nonostante il dibattito attivo, l’ora legale non è stata abolita. Negli ultimi anni, si è parlato con insistenza dell’opportunità di eliminare questa pratica, specialmente al Parlamento europeo. Un referendum nel 2018 ha evidenziato che l’84% dei cittadini europei è favorevole all’abolizione. Tuttavia, le strategie di approccio al problema variano notevolmente all’interno dei vari stati, complicando la possibilità di un accordo definitivo.
I paesi del Nord Europa, in particolare, sostengono la cancellazione dell’ora legale, poiché beneficiano di fotoperiodi differenziati. In Italia, la Società italiana di medicina ambientale ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere una proroga dell’ora legale di almeno un mese nell’autunno.
Intervista a Alessandro Miani: il punto di vista degli esperti
Secondo Alessandro Miani, il principale vantaggio del passaggio all’ora legale è il risparmio economico. Prima dell’inizio del conflitto in Ucraina, la riduzione dei costi era più consistente, ma oggi i rincari energetici hanno ridotto il risparmio complessivo. Tuttavia, Miani segnala che gli studi continuano a mostrare che mantenere l’ora legale potrebbe contribuire a ridurre non solo i costi energetici, ma anche le spese sociali e ambientali.
Da un punto di vista ambientale, è stimato che si potrebbero eliminare circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in un anno. Gli effetti sociali della luce aggiuntiva nelle ore serali, come documentato negli Stati Uniti, evidenziano una diminuzione degli incidenti stradali e una generale riduzione della criminalità. Le statistiche mostrano cali significativi, tra cui una diminuzione media del 7% delle rapine, e persino punte fino al 27% per crimini sessuali. L’illuminazione maggiore dopo il tramonto svolge un ruolo importante nel garantire una maggiore sicurezza.
L’evoluzione della situazione in Europa e il futuro dell’ora legale
Attualmente, nonostante il referendum e la petizione di Sima, non ci sono state risposte adeguate dalle autorità competenti. Dieci stati membri dell’Unione Europea potrebbero decidere di adottare un diverso fuso orario, ma la questione rimane complessa. I timori di confusione legata a diversi fusi orari all’interno dell’Unione ha rallentato progressi significativi sul tema.
Negli Stati Uniti, l’esperienza ha dimostrato che è possibile mantenere scambi commerciali efficaci anche con diverse fasce orarie. Resta da scoprire se l’Europa si dirigerà verso una maggiore stabilità nei cambi di orario, che attualmente preoccupa molti membri per i suoi potenziali svantaggi.
I benefici e i rischi del passaggio all’ora legale
Durante il periodo di ora legale, diversi vantaggi per il benessere fisico sono stati documentati. La maggiore esposizione alla luce naturale nelle ore pomeridiane incoraggia le attività all’aperto e la produzione di serotonina, potenzialmente contribuendo a una migliore salute mentale. Tuttavia, studi suggeriscono anche un aumento del 4-5% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva al cambio dell’ora. Ciò pone interrogativi sull’opportunità di mantenere l’ora legale in modo permanente e sulle ripercussioni che questo potrebbe avere sulla salute pubblica.
Il cambiamento di orario influisce, però, in modo differente sugli individui. Alcuni possono avvertire malesseri per un giorno o due, mentre per altri la sensazione di disagio può durare anche fino a una settimana. Miani sottolinea che ci sono nozioni utili per facilitare il passaggio, come anticipare l’orario della correzione del sonno e limitare l’assunzione di sostanze come caffeina prima di coricarsi.
Allo scoccare dell’ora legale, restano diversi interrogativi irrisolti e un forte dibattito. Con il passare del tempo, il futuro di questa prassi rimane incerto ma di fondamentale importanza in un’Europa che continua a misurarsi con sfide inedite.