Salvatore Romano, noto come Totore Marlboro, è stato condannato a 15 anni di reclusione insieme ad altri membri della sua paranza per traffico di droga nelle zone di San Pietro a Patierno e Secondigliano in seguito al processo di primo grado.
Le condanne e le implicazioni familiari
Oltre a Salvatore Romano, anche il figlio Daniele Romano e Antonio Russo hanno ricevuto pesanti condanne. Al contrario, Giuseppina Esposito, moglie di Romano, ha ottenuto una pena più leggera di 4 anni e 2 mesi grazie all’esclusione dell’accusa associativa.
Il modus operandi e le attività della paranza
Le indagini, condotte per sei mesi dalla DDA, hanno rivelato il funzionamento del gruppo, che gestiva un servizio di consegna di cocaina a domicilio. I membri accettavano gli ordini via telefono e i corrieri si occupavano della consegna della droga in diverse zone, inclusi Secondigliano, San Carlo all’Arena e Casoria, generando un giro d’affari annuo di circa mezzo milione di euro.
I risultati delle perquisizioni e i sequestri
Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti 15.000 euro in contanti a casa di Romano e 5.000 euro dal figlio. Questi sequestri si aggiungono alla prova delle attività illegali condotte dal gruppo.
Altre condanne emesse
Oltre ai già menzionati, Cristofaro Alfano è stato condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione per il coinvolgimento nelle attività della paranza. Le sentenze confermano il duro colpo inflitto dalle autorità al traffico di droga nella zona di San Pietro a Patierno e Secondigliano.