Tra passato e futuro: il viaggio delle carote di ghiaccio dall'Antartide all'Europa

Tra passato e futuro: il viaggio delle carote di ghiaccio dall’Antartide all’Europa

Una nave da ricerca italiana trasporta carote di ghiaccio dall’Antartide verso l’Europa, per analizzare dati climatici risalenti a oltre 1,2 milioni di anni e affrontare le sfide del cambiamento climatico.
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Tra passato e futuro: il viaggio delle carote di ghiaccio dall'Antartide all'Europa - Gaeta.it

Un’importante missione scientifica si sta svolgendo mentre una nave da ricerca italiana, la Laura Bassi, naviga verso l’Europa trasportando carote di ghiaccio estratte in Antartide. Questi campioni sono il risultato del progetto “Beyond Epica-Oldest Ice”, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Istituto di Scienze Polari del CNR. Essi rappresentano un passo cruciale per comprendere la storia climatica della Terra, con dati che risalgono a più di 1,2 milioni di anni fa.

Il progetto: beyond epica-oldest ice

Il progetto Beyond Epica ha come obiettivo fondamentale quello di esplorare le condizioni climatiche passate del nostro pianeta attraverso l’analisi di carote di ghiaccio. Durante le scorse operazioni di carotaggio, il team di ricerca ha estratto campioni da una profondità impressionante di 2.800 metri, attraverso la calotta glaciale antartica. Questi campioni non sono soltanto forniture di ghiaccio, ma veri e propri archivi che conservano informazioni preziose sulla composizione atmosferica che risale a ere geologiche lontane.

La campagna di carotaggio ha coinvolto un team multidisciplinare composto da scienziati e tecnici provenienti da 12 istituzioni di ricerca, rappresentanti di dieci paesi europei. Tra le partecipanti, spicca l’Università Ca’ Foscari di Venezia, sottolineando l’importanza della cooperazione scientifica internazionale. La missione è stata portata a termine in condizioni estreme, con temperature medie estive di -35 gradi, rivelando la determinazione e la professionalità di tutti i membri del team.

Il ritorno delle carote di ghiaccio in europa

Le carote di ghiaccio, ora imballate in container speciali che mantengono una temperatura costante di -50 gradi, sono attese in Italia il 16 aprile, al porto di Ravenna. Questa sequenza logistica è cruciale, poiché ogni fase, dal trasporto all’analisi, deve essere eseguita con la massima cura per preservare l’integrità dei campioni.

Una volta a Ravenna, i campioni proseguiranno verso l’Alfred Wegener Institute Helmholtz Centre for Polar and Marine Research di Bremerhaven, in Germania, dove verranno ulteriormente elaborati. Qui, le carote saranno sezionate per permettere le analisi nei diversi laboratori delle istituzioni di ricerca coinvolte nel progetto. Il processo di analisi è programmato per iniziare in autunno, permettendo così che gli scienziati possano ricavare una vasta gamma di dati utili.

La ricerca climatica: una finestra sul passato

Questi campioni di ghiaccio sono essenziali per ricostruire non solo la storia climatica della Terra, ma anche per comprendere i meccanismi di cambiamento del clima. Analizzando il ghiaccio estratto, i ricercatori sperano di ottenere informazioni sulle variazioni di temperatura e sulle concentrazioni di gas serra nel corso di milioni di anni. Questa ricerca potrebbe offrire spunti preziosi per affrontare le sfide moderne legate al cambiamento climatico.

Il professor Carlo Barbante, associato senior all’Istituto di Scienze Polari del CNR e coordinatore del progetto, ha definito questo momento un traguardo significativo. Riferendosi alla campagna di perforazione, ha affermato che i preparativi per le future analisi sono già in atto, dimostrando l’impegno del team nel decifrare la storia climatica della Terra anche riguardo a periodi ancora più remoti.

Queste scoperte non solo accresceranno la nostra comprensione del passato, ma supporteranno anche le decisioni politiche e ambientali future, richiamando l’attenzione sull’importanza di preservare l’ecosistema terrestre.

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