Guai a non finire per Ozan nelle prossime puntate di Tradimento. Il giovane ingegnere confesserà tutto, ma si infilerà in un pasticcio ancor più grande.
È partita un po’ in sordina Tradimento, la serie che prosegue il fortunato filone delle soap turche su Canale 5. Col passare del tempo però la dizi con Vahide Perçin come protagonista – già nota al pubblico italiano per il ruolo di Hunkar Yaman in Terra Amara – saputo conquistare il pubblico con un intreccio di passioni, intrighi e colpi di scena davvero appassionante.
Lo sceneggiato che in originale titola Aldatmakd ruota intorno al dramma familiare di Guzide Özgüder, rispettabile giudice di famiglia sposata da trent’anni e con due figli che scopre in maniera del tutto casuale la doppia vita del marito, l’affermato avvocato Tarik Yenersoy, che da cinque anni tiene in piedi una famiglia parallela con una donna molto più giovane di nome Yesim.
Non solo: Tarik dall’unione segreta ha avuto anche una figlia. Ma anche Ozan e Oylum, i figli nati dal matrimonio tra Guzide e Tarik, si rivelano tutt’altro che esemplari. Come ben sanno gli spettatori, Ozan sembra avere un “talento” speciale: mentire e mettersi nei guai (non che la sorella sia da meno). Le anticipazioni delle prossime puntate confermano che il maggiore dei fratelli Yenersoy non ha perso certo questa pessima abitudine.
Anticipazioni Tradimento (3-9 marzo): Ozan confessa tutto, ma i guai sono solo all’inizio
Sorprese e colpi di scena a non finire nelle puntate di Tradimento in onda dal 3 al 9 marzo. Guzide dovrà combattere su più fronti, primo fra tutti quello delle voci che mettono a rischio la reputazione del suo studio legale, a cominciare dalla fallita inaugurazione. Insomma: anche una donna tosta e dalla tempra coriacea come Guzide troverà pane per i suoi denti.
Chi si è infilato in un altro pasticcio colossale, tanto per cambiare, però è Ozan. E come sempre lo ha fatto con il personaggio più inquietante di Tradimento: Oltan Kaşifoğlu, l’imprenditore con le mani in pasta in loschissimi affari, vero maestro di manipolazioni. Ozan ha contratto un debito di cinquantamila dollari, coperto lavorando proprio per Oltan che, come abbondantemente chiaro, non fa nulla per nulla.
In cambio Oltan costringe Ozan a diventare la sua talpa all’interno della Tandars spingendolo a rubare i progetti di Nursel, l’architetta che di lui ha piena fiducia. E come ci è riuscito? Piazzando una microcamera fornitagli, neanche a dirlo, da Oltan. Così scatta foto che gli fruttano 2.500 dollari l’una. Un bel bottino ma anche un peso insostenibile sulla coscienza del giovane ingegnere.
Ozan finirà per confessare tutto alla sorella Oylum. Tra i due fratelli Yenersoy nascerà una sorta di patto all’insegna della complicità. La ragazza lo esorta a tenersi a debita distanza da Oltan, un saggio consiglio che Ozan – ancora sotto ricatto – ovviamente si guarderà ben dal seguire visto che medita di tornare da Oltan per far cancellare i video compromettenti (col rischio, tanto per cambiare, di peggiorare la sua situazione).